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Mariangela Pala 20 settembre 2016
Fai: un voto per preservare la Chiesa di Balai Vicino
La chiesa di Balai Vicino è il “Luogo del cuore” scelto dalla delegazione Fai di Sassari, un luogo di culto e di martirio ritenuto di particolare interesse dal punto di vista geologico, archeologico e storico
Fai: un voto per preservare la Chiesa di Balai Vicino

PORTO TORRES - Una spinta che parte dal basso per salvaguardare un tesoro: la chiesa di San Gavino a Mare conosciuta come Balai Vicino. Il Fondo ambiente italiano (Fai) ha lanciato l’iniziativa nazionale “I luoghi del cuore” che attraverso una raccolta firme diretta e online si propone di segnalare siti di particolare fascino e importanza storica con l’obiettivo di tutelare e salvaguardare il paesaggio e i beni del patrimonio culturale. La chiesa di Balai Vicino è il “Luogo del cuore” scelto dalla delegazione Fai di Sassari, un luogo di culto e di martirio ritenuto di particolare interesse dal punto di vista geologico, archeologico e storico.

Un comitato del Fai ha finora raccolto oltre 4 mila firme, adesioni che dimostrano il grande interesse verso un sito di particolare attrazione per tutto il nord Sardegna, legato al culto dei martiri Turritani e ai riti della Pentecoste. «Una partecipazione popolare che ha avuto grande riscontro e che - spiega il capo delegazione Fai di Sassari, Teresa Accardo - ha determinato fino ad ora la posizione di primo sito in Sardegna e 14esimo in Italia. Un piazzamento che contribuisce a dare maggiore visibilità alla chiesa e al territorio e la possibilità di accedere ai finanziamenti assegnati in base alla posizione in graduatoria e ad una relazione vagliata da una apposita commissione del Ministero».

Una gara complessa che terminerà nel mese di marzo 2017 e che mette la chiesa di Balai Vicino in competizione con altri siti d’Italia. Sulla scelta di quel bene così “fragile” per lo stato di conservazione che richiede un intervento urgente di restauro, ha influito la soprintendente di archeologia, belle arti e paesaggio delle provincie di Sassari e Nuoro, Maura Picciau. «La chiesa di Balai è uno scrigno che mette insieme tante cose - ha detto - la devozione, l’antichità, la fede e la natura al meglio della nostra terra». Ma è un sito che non sta bene «San Gavino a Mare e gli ipogei delle sepolture - sostiene la soprintendente Picciau – sono vessati dal’azione del mare e non solo».

Un luogo del cuore che chiede aiuto per fermare lo stato di degrado dovuto all’ambiente che resta chiuso per troppo tempo durante l'anno. «Si potrebbe fare di più per arieggiarla ed officiarla il sabato pomeriggio d’estate con una messa vespertina per avere un apostolato di natura davanti al mare», ha aggiunto. La chiesa resta aperta in occasione dei riti che si svolgono nel mese di maggio fra Balai e la basilica di San Gavino. Il cambiamento dell’aria eviterebbe i troppi disastri che hanno colpito quel luogo di culto in stato di degrado non solo per l’azione del mare. Richiesta accolta da Don Mario Tanca che dirige i riti nei due santuari considerando quel luogo motivo di fede «sarei io il primo ad andare incontro a questa esigenza», ha risposto.

Il censimento renderebbe possibile anche questo: un voto numeroso dal basso sarebbe un segnale di partecipazione collettiva alla protezione e salvaguardia della chiesa e del sito. Sul sito web del Fai è possibile esprimere il voto per la Chiesa di Balai. Le firme vengono raccolte anche nella Basilica di San Gavino, nella Biblioteca comunale e nella Stazione marittima. Domani, mercoledì 21 settembre, alla Camera di Commercio a Sassari, alle ore 17.30, si terrà un incontro sul tema “Beni Culturali e Paesaggio: Fai con la mente e col cuore” a cui parteciperà anche L’Arcidiocesi di Sassari, nella persona del Responsabile beni culturali, Monsignor Giancarlo Zichi, poiché il monumento e il sito recano evidenti testimonianze anche del più antico culto cristiano.



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