S.A.
23 agosto 2016
«Siti archeologici, 900 addetti a rischio»
Dal nuraghe Losa di Abbasanta alle rovine di Tharros sulla penisola del Sinis, sino ai musei archeologici di Cagliari e dintorni, sono in pericolo 900 addetti: l´allarme del consigliere regionale Tocco
ABBASANTA - Senza le risorse della Regione, sin dai prossimi mesi siti archeologici e musei sardi potrebbero non accogliere più i visitatori. Un grido d’allarme lanciato dalle cooperative e ribadito dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), secondo cui si tratta di «una situazione inaccettabile. Una sconfitta per la Sardegna».
Dal nuraghe Losa di Abbasanta alle rovine di Tharros sulla penisola del Sinis, sino ai musei archeologici di Cagliari e dintorni, sono in pericolo 900 addetti – compresi gli operatori delle biblioteche – e una grande fetta di coop a servizio nelle diverse strutture: «Ogni anno è la stessa storia – prosegue Tocco – ci ritroviamo a discutere dell’insufficienza degli stanziamenti per i siti culturali. Le sforbiciate dell’ultima manovra stanno rendendo impossibile la gestione di diversi monumenti». Impossibile che intervengano i Comuni. E l’incertezza incombe sugli operatori.
E per il turismo sarebbe l’ennesimo colpo sfavorevole: «Occorre lavorare per assicurare un futuro ai diversi siti archeologici e culturali della Sardegna – conclude Tocco – Non è concepibile che a Cagliari i turisti che arrivano con le navi da crociera possano trovare sbarrate le porte dei musei a causa della mancanza di risorse. E’ necessario che la Giunta reperisca subito i fondi utili a salvare il settore dal baratro».
Nella foto: Edoardo Tocco
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