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Mariangela Pala 26 luglio 2016
Riapre al pubblico il tesoro sommerso dell´Asinara
Dopo due anni riapre al pubblico il giacimento archeologico sommerso nell’isola dell’Asinara grazie a un accordo raggiunto dal Comune di Porto Torres con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e grazie alla collaborazione dell´Ente Parco Asinara Area Marina Protetta, della Capitaneria di Porto di Porto Torres, della Società Delcomar e del Cala d´Oliva Diving Center
Riapre al pubblico il tesoro sommerso dell´Asinara

PORTO TORRES - Anfore su fondo del mare che risalgono a millecinquecento anni fa. Dopo due anni riapre al pubblico il giacimento archeologico sommerso nell’isola dell’Asinara grazie a un accordo raggiunto dal Comune di Porto Torres con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e grazie alla collaborazione dell'Ente Parco Asinara Area Marina Protetta, della Capitaneria di Porto di Porto Torres, della Società Delcomar e del Cala d'Oliva Diving Center.

«Il sito sarà nuovamente reso visitabile assieme agli operatori del diving. Potrà essere apprezzato soprattutto dai turisti che - afferma l'Assessore al Turismo, Antonella Palmas - sbarcheranno dal traghetto della continuità territoriale, i quali avranno la possibilità di prenotare la visita direttamente sul posto». Il Comune di Porto Torres ha sostenuto parte delle spese di apertura del sito e di chiusura al termine della stagione estiva. La Capitaneria di Porto ha provveduto ad emanare una ordinanza per disciplinare l'accesso al sito, programmando interventi di pattugliamento e sorveglianza durante l'intero periodo di apertura e fornendo, inoltre, un supporto di carattere logistico.

L'Ente Parco ha da tempo predisposto la definizione del perimetro e la messa in sicurezza. I compiti di sorveglianza e di accompagnamento alla fruizione verranno svolti anche quest’anno dal Cala D'Oliva Diving Center, che si occuperà delle visite in snorkeling e in apnea. «Sette anni fa – ricorda la Responsabile della sede di Porto Torres della Soprintendenza, Gabriella Gasperetti – con il prezioso sostegno del Ministero dell’Ambiente e dell'Ente Parco Asinara, siamo riusciti a mettere in sicurezza il carico del relitto di Cala Reale con un'operazione di archeologia subacquea senza precedenti per numeri e importanza. Si tratta di un autentico tesoro, oltre 39mila reperti adagiati sul fondale a soli sette metri di profondità e ben visibili anche utilizzando solamente maschera e boccaglio grazie alle trasparenze del mare dell’Asinara».

Aperto al pubblico per la prima volta nell’estate del 2012 e poi nel 2013 e nel 2014, dopo l’interruzione della scorsa stagione, in accordo con il Comune di Porto Torres, il sito sarà nuovamente visitabile con i servizi di diving svolti dagli operatori autorizzati. Un’altra novità di quest’anno è la disponibilità di un natante di supporto con fondo trasparente, ormeggiato sul sito con funzioni di controllo, che offrirà una suggestiva introduzione alla visita. «Per il futuro - aggiunge Gasperetti - possiamo anticipare che la valorizzazione di quest’area, straordinaria per la sua visibilità, su proposta della Soprintendenza sarà inserita nella programmazione del MiBact per proposte di valorizzazione a cura di sponsor privati, con l’indispensabile controllo degli Enti preposti alla tutela»».



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