Uno stanziamento possibile grazie alla riprogrammazione del Piano di Azione Coesione dopo la rendicontazione di alcuni progetti sul Por Fesr 2007-13 che ha garantito un surplus di risorse pari a 40 milioni e 700mila euro e la ricopertura di alcuni interventi definanziati
CAGLIARI - Oltre 65 milioni di euro per lo sviluppo sostenibile urbano e locale, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, il rilancio del turismo, la ricerca e l'innovazione tecnologica e sociale in tutta la Sardegna. Uno stanziamento possibile grazie alla riprogrammazione del Piano di Azione Coesione dopo la rendicontazione di alcuni progetti sul Por Fesr 2007-13 che ha garantito un surplus di risorse pari a 40 milioni e 700mila euro e la ricopertura di alcuni interventi definanziati.
«Si tratta di progetti di rilevanza strategica per garantire lo sviluppo dal sistema economico della Sardegna, messi a punto con la riprogrammazione del PAC e declinati sull’intero territorio regionale - dice l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Interveniamo nelle città ma particolare attenzione è riservata alle aree più marginali e periferiche dell'isola, per contribuire ad assicurare ai territori le occasioni da cui ripartire per generare occupazione e sviluppo economico».
«Tutti gli interventi selezionati e finanziati sono nelle condizioni di essere progettati, aggiudicati e conclusi in tempi rapidi, come prevedono le più recenti normative nazionali ed europee. Questo è soltanto uno dei tanti interventi che la Giunta ha programmato su tutto il territorio regionale - ricorda il vicepresidente della Regione -. Interventi che nell'ottica della programmazione unitaria passano attraverso il mutuo infrastrutture, il PAC, il Fondo di sviluppo e coesione 2014-20, i contratti con Anas e Rete ferroviaria italiana».
Mobilità sostenibile e riqualificazione urbana. Gli interventi sono programmati in tutta la regione per continuare con la strategia di abbattimento delle emissioni di CO2, in tutti i contesti territoriali della Regione. Quindi rafforzamento del ruolo del sistema di trasporto pubblico collettivo (treno-metro-bus) e individuale a basso impatto (mobilità ciclistica, pedonale, elettrica), attraverso una pianificazione integrata fra piste ciclabili urbane e extraurbane e i restanti modi di trasporto sostenibili (bike-sharing, car-sharing, car-pooling, mobilità elettrica) attraverso la combinazione di misure d'infrastrutturazione fisica (Hard) e sociale (Soft).