Mariangela Pala
24 giugno 2016
Golfo Asinara: sequestrata anfora romana su una motopesca
Il materiale archeologico a bordo dell’imbarcazione "Gisella" è stato rinvenuto e sequestrato al largo del Golfo dell’Asinara, nel corso di una attività di controllo pesca condotta dal Comando della Capitaneria di porto di Porto Torres
PORTO TORRES - Un’anfora di epoca romana nascosta nella stiva di un motopesca. Il materiale archeologico a bordo dell’imbarcazione "Gisella" è stato rinvenuto e sequestrato al largo del Golfo dell’Asinara, nel corso di una attività di controllo pesca condotta dal Comando della Capitaneria di porto di Porto Torres. Un’operazione di controllo programmata per la giornata di giovedì: la motonave della Guardia costiera mentre stava operando nel tratto di mare antistante la costa occidentale del Golfo dell'Asinara, alle ore 15 , affiancava il moto pesca "Gisella" a circa 13 miglia a ovest dell'area marina protetta di Capo Caccia, per effettuare un accertamento di routine.
Il personale della Guardia costiera salito a bordo dell'unità in questione procedeva ad un controllo dei locali interni e delle stive, rinvenendo un'anfora di epoca romana nelle celle di stivaggio delle reti. Una volta intimato al moto pesca l'immediato rientro nel porto di Alghero per formalizzare gli atti di polizia giudiziaria, l’Autorità giudiziaria ha autorizzato il sequestro dell’anfora procedendo contestualmente all'invio della relativa comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica di Sassari, la quale disponeva la consegna del reperto alla Soprintendenza per i beni archeologici della Provincia di Sassari.
Quest'ultima, peraltro, forniva al personale della Guardia costiera istruzioni per la corretta conservazione del reperto, al fine di trasportarlo presso la Capitaneria di Porto per il successivo ritiro da parte degli esperti della Soprintendenza. Questa mattina la motonave della Capitaneria è rientrata agli ormeggi alle ore 11 circa e successivamente il personale di bordo ha provveduto a consegnare l'anfora agli addetti della Soprintendenza recatisi in Capitaneria per procedere al ritiro del reperto.
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