Apre al pubblico una delle più suggestive aree di sepoltura dell’antica Turris Libisonis: la Necropoli di via Libio
PORTO TORRES - Apre al pubblico una delle più suggestive aree di sepoltura dell’antica Turris Libisonis: la Necropoli di via Libio. Si è svolta con grande partecipazione l’inaugurazione del complesso funerario scoperto nel 2000 dagli imprenditori Bruzzi che metteranno a disposizione l’area musealizzata e galleria d’arte costituita dalle tombe ipogeiche ad arcosoli della media e tarda età imperiale (III-VI secolo dopo Cristo). Sul sito hanno operato i tecnici della sede operativa della Soprintendenza ai Beni Archeologici guidata da Gabriella Gasperetti che hanno trovato pieno supporto da parte dei proprietari dello stabile che sorge tra via Libio e via Ponte Romano.
Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato per la valorizzazione e la fruizione di un sito archeologico che sorge nel centro urbano. «Abbiamo scavato su tre aree importanti che saranno visitabili in occasione di Monumenti aperti nelle giornate del 21 e 22 maggio», ha detto la direttrice della Soprintendenza, Gabriella Gasperetti. «Lo scavo ha visto impegnati da una parte i proprietari che ci hanno supportato in modo splendido - ha aggiunto Gasperetti – dall’altra il personale della sede della Soprintendenza locale che scavano da quarant’anni Porto Torres, una delle poche squadre in Italia che fa gli interventi personalmente lavorando a fianco ai restauratori del centro della Soprintendenza di Li Punti».
L’archeologo Gavino Canu sottolinea che «ci troviamo all’esterno della cinta muraria in cui sorge la Necropoli orientale con tombe ipogeiche a camera, ma ci teniamo che siano i ragazzi impegnati per Monumenti aperti a darvi le spiegazioni dovute». Gli imprenditori Bruzzi intendono offrire un servizio turistico convinti che la città abbia bisogno di riscoprire il grande patrimonio culturale e archeologico che tuttora conserva.