Mariangela Pala
2 febbraio 2016
Intervento di 400mila euro per Turris Libisonis
Il ministero dei beni culturali ha previsto per gli anni 2016-2018, un finanziamento di 400mila per il "restauro rivestimenti musivi e consolidamento statico strutture murarie Antiquarium Turritano, Museo Archeologico e area archeologica di Turris Libisonis” di Porto Torres
PORTO TORRES - Nell’ambito dei quattordici interventi finanziati in Sardegna dal programma triennale degli investimenti per il patrimonio che il ministero dei beni culturali ha previsto per gli anni 2016-2018, si inseriscono i 400mila euro destinati al "restauro rivestimenti musivi e consolidamento statico strutture murarie Antiquarium Turritano, Museo Archeologico e area archeologica di Turris Libisonis” di Porto Torres. «Il finanziamento si rivolge quasi esclusivamente all’area archeologica - spiega il direttore dell’Antiquarium Turritano e Area archeologica, Gabriella Gasperetti - dove sono presenti delle criticità che riguardano sia la conservazione dei rivestimenti pavimentali sia la stabilità di alcune strutture che devono essere messe in sicurezza poiché a causa degli agenti meteorologici hanno subito dei distacchi di malte e pietre».
Gli interventi prioritari si concentreranno sulla documentazione stratigrafica degli elevati delle terme centrali (analisi delle strutture murarie con apparecchiature moderne ) per avere una mappatura completa del degrado e delle diverse fasi edilizie. Oggetto di restauro anche i pavimenti con decorazione a mosaico delle vasche del frigidarium e tepidarium, sostenuti da supporti di cemento armato in stato di degrado.
Il secondo lotto non finanziato dal Ministero, ma da fondi ordinari di 25mila euro, riguarda la manutenzione e l’aggiornamento degli impianti di climatizzazione del museo Antiquarium Turritano, oltre la possibilità di ampliare gli ambienti in modo da realizzare anche un punto di ristoro. Il progetto venne elaborato prima dell’istituzione della separazione tra Soprintendenza regionale e Poli Museali, e prevedeva un piano di lavoro relativo sia al museo quale luogo di esposizione dei reperti, sia alle aree musealizzate come la Domus di Orfeo.
Oggi, però, con la divisione tra Poli museali e Soprintendenze e la relativa separazione tra reperti esposti e monumenti archeologici, anche il finanziamento destinato ai restauri dei mosaici della Domus di Orfeo andrà ai poli museali.
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