A.B.
1 febbraio 2016
A Sassari, mostra su tecniche di restauro archeologico
Giovedì 4 febbraio è in programma l’anteprima di “Frammenti, metodi e tecniche del restauro archeologico” riservata agli operatori dell’informazione
SASSARI - Una straordinaria esposizione di reperti, arricchita da video, immagini e percorsi multimediali, per raccontare l’unicità del patrimonio archeologico della Sardegna, il suo stato di conservazione ed il complesso lavoro di recupero svolto grazie soprattutto all’attività del Centro di restauro dei beni culturali di Sassari. È l’idea che ispira “Frammenti, metodi e tecniche del restauro archeologico”, la mostra che aprirà i battenti venerdì 5 febbraio, alle ore 17.30, negli spazi espositivi del centro di Via Auzzas, a Li Punti.
L’allestimento è curato dall’architetto Giovanni Maciocco in base al progetto scientifico elaborato del direttore del Centro del restauro Daniela Rovina e dei restauratori Alba Canu, Eliana Natini e Luigi Piras. Al di là dell’indiscutibile valore dei reperti esposti, la mostra ha una forte valenza didattica e dedica grande rilevanza al lavoro dei restauratori, sottolineata dal collegamento tra galleria e laboratori. Durante tutto il periodo della mostra, sono previste alcune giornate dedicate a dimostrazioni pratiche sui temi del restauro, della riproduzione dei reperti con tecniche tridimensionali e dell’archeologia sperimentale.
Finanziata dalla Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici della Sardegna del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo attraverso il progetto comunitario Por Fesr Sardegna 2007–2013, Frammenti sarà presentata in anteprima agli operatori dell’informazione giovedì 4 febbraio, alle 10.30, dal direttore Rovina e dal curatore Macciocco, nel Centro di restauro di Li Punti.
Nella foto: Daniela Rovina
|