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A.B. 27 gennaio 2016
Tromba d´aria: la Coldiretti chiama la Regione
Per quanto accaduto il 4 settembre 2015, «la Regione attivi con celerità le misure di ripristino del potenziale produttivo agricolo. L’Unione dei Comuni Parte Montis ha già stanziato le risorse per le abitazioni. Anche le istituzioni regionali facciano la loro parte», chiedono i rappresentanti di Coldiretti Oristano
Tromba d´aria: la Coldiretti <i>chiama</i> la Regione

ORISTANO - Arrivano i rimborsi per le abitazioni colpite dalla tromba d’aria del 4 settembre 2015. I proprietari degli edifici ubicati in località Morimenta, frazione di Mogoro, possono, entro gennaio, richiedere le risorse messe a disposizione dall’Unione dei comuni Parte Montis, 110mila euro, per la sistemazione di tetti e coperture rovinati dall’eccezionale evento atmosferico. Iniziano così ad arrivare le prime risposte concrete ad una comunità tra le più colpite dalla calamità dello scorso anno, con notevoli perdite di produzione, capitale fondiario ed agrario. Insieme ai Comuni di San Nicolò d’Arcidano ed Uras, Morimenta ha registrato i maggiori danni anche nel settore agricolo, con molte aziende in ginocchio causa la perdita di produzioni e scorte aziendali.

«Un grosso plauso all’Unione dei Comuni Parte Montis – rimarca il direttore Coldiretti Oristano Giuseppe Casu – ed al sindaco di Mogoro, da subito in prima linea per risolvere la difficile vertenza. Il territorio è stato più veloce della Regione Sardegna nell’attribuire gli indennizzi alle comunità danneggiate. Comunità che basano molto della loro vita produttiva ed economica sul settore agricolo e zootecnico, fortemente colpito dagli eventi calamitosi». Il direttore Coldiretti esorta così le istituzioni regionali ad imitare la celerità messa in campo dagli amministratori locali.

«Ci si augura che la Regione Sardegna – afferma Casu - fornisca quelle risposte che le aziende richiedono da tempo. Non è indifferente ricostituire le perdite subite con una tempistica celere o protratta nel tempo. Ne va della sopravvivenza stessa delle imprese. All’azione dell’Unione dei Comuni, deve ora seguire quella della Regione, con la ricostituzione del potenziale produttivo danneggiato e l'attivazione delle altre azioni specifiche necessarie. Rimane ancora qualche perplessità – conclude Casu - sulla entità dei fondi a disposizione. Confidiamo che le risorse siano congrue e sufficienti a compensare le perdite significative subite dalle aziende agricole. Serve che la politica dia un segnale di attenzione, integrando se necessario risorse aggiuntive e commisurandole alla entità reale dei danni».

Nella foto: il direttore Coldiretti Oristano Giuseppe Casu
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