S.A.
18 gennaio 2016
Verso il Gran Sasso 30 lingotti di una nave romana
Si è svolta stamattina al Museo archeologico di Cagliari la conferenza stampa in occasione della consegna all´Istituto nazionale di Fisica nucleare degli ultimi 30 lingotti necessari per l´esperimento Cuore sui neutrini
ORISTANO - Parte dalla Sardegna verso il Gran Sasso un preziosissimo 'carico': 30 lingotti di un piombo particolare, unico per le sue caratteristiche che lo rendono ideale per gli studi sulla comprensione della storia dell'universo. Il metallo, totalmente privo di contaminazione radioattiva, sarà usato per verificare un fenomeno della fisica dei neutrini mai osservato finora. Sono gli ultimi pezzi dei 150 lingotti rivenuti in una nave romana affondata duemila anni fa al largo dell'isola di Mal di Ventre (Oristano).
Lingotti recuperati grazie a un progetto di cooperazione tra l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Soprintendenza Archeologia della Sardegna e le Università di Cagliari e Milano Bicocca. La cerimonia di consegna del piombo romano si è svolta oggi al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Estratto dalle miniere romane in Spagna di Sierra de Cartagena, ha riposato nei fondali della Sardegna per oltre duemila anni. E ora riparte da Cagliari per i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn.
Coinvolta nel gruppo di ricerca l'Università di Sassari. Il lavoro dei ricercatori dell'ateneo turritano Massimo Carpinelli, Marco Rendeli, Gabriele Mulas, Valeria Sipala e Alessandro Contini, attraverso l'attivazione neutronica e la misura dei rapporti tra gli isotopi stabili del piombo, ha permesso di accertare la composizione chimica dei lingotti, di risalire alla provenienza dei lingotti e alla tecnica metallurgica utilizzata per l'estrazione dei minerali.
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