S.A.
12 gennaio 2016
Scempio scavi a Mont´e Prama Nuova denuncia di Mauro Pili
Un video di 63 secondi pubblicato su Facebook riaccende lo scontro tra il deputato di Unidos Mauro Pili e la Soprintendenza ai Beni archeologici della Sardegna
ORISTANO - «Ecco tutte le fasi dello scempio a Mont 'e Prama - ecco come stanno spianando la collina dei Giganti - un vero e proprio oltraggio alla nostra storia e alla millenaria civiltà dei Sardi. Hanno cacciato gli archeologi sardi e hanno assunto una ruspa delle Coop rosse venute da Reggio Emilia. La magistratura intervenga oppure è complice di questo disastro».
Un video di 63 secondi pubblicato su Facebook riaccende lo scontro tra il deputato di Unidos Mauro Pili e la Soprintendenza ai Beni archeologici della Sardegna. Il video mostra una ruspa al lavoro nel sito dove nel 1974 furono portati alla luce quelli che ormai sono conosciuti in tutto il mondo come Giganti di Mont'e Prama (nella foto).
Per l'ex governatore, il video è la prova documentata di "«uno scempio senza precedenti, di un delitto contro la civiltà nuragica e contro il più importante sito archeologico della Sardegna. La magistratura deve intervenire oppure è complice di questo scempio» incalza Pili, che annuncia una denuncia circostanziata in Procura a Oristano.
Nel mirino del deputato, le «cooperative rosse che hanno sostituito a Mont'e Prama gli archeologi sardi» e il soprintendente ai Beni archeologici dell'Isola Marco Minoia. Secondo Pili, le coop fanno lo scavo con la ruspa «per guadagnare di più e lavorare meno», mentre Minoia è «un soprintendente spregiudicato da cacciare via senza perdere altro tempo come soggetto indesiderato».
L'archeologo della Soprintendenza e direttore dei lavori, Alessandro Usai, ha già convocato una conferenza stampa per replicare alle accuse di Pili. L'appuntamento è a Mont'e Prama per le 11 di domani 13 gennaio.
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