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Editoriali
16/10/2021
Il Lago di Baratz unico lago naturale della Sardegna, è un oasi naturale che si trova vicino alla costa nord-occidentale della Sadegna, a circa 25 minuti da Alghero, in località Santa Maria la Palma e a poca distanza dall’Argentiera. Un tempo, fonte d’acqua per le vicine coltivazioni, è oggi un oasi naturalistica dove fare birdwatching o passeggiate a piedi ed escursioni in mountain bike con tre sentieri segnati. È un sito di interesse comunitario che fa parte del parco geominerario della Sardegna, istituzione ministeriale che nasce nel 2001 con DM 16 ottobre 2001. A mos veure, a demà
15/10/2021
Il Simulacro della Madonna di Valverde fu portato ad Alghero per la chiusura della prima visita pastorale della diocesi fatta dal vescovo Mons. Ernesto Piovella. La Madonna giunse ad Alghero la mattina del 16 ottobre portata dallo stesso vescovo e poi accolta dal Capitolo e dalle Autorità a Porta Terra, da dove partí una solenne processione sino alla Cattedrale. A mos veure, a demà
14/10/2021
La suddivisione di Alghero in quartieri: al tempo, per giocare, i ragazzi avevano bisogno di grandi spazi aperti che non sempre si trovavano in tutti i quartieri de l’Alguer vella. Così, la città antica era stata idealmente suddivisa in quartieri che, con il tempo, erano sotto il controllo esclusivo dei ragazzi, soprattutto dei gruppi del rione del Quarter, della Carra e della Magdaleneta. La suddivisione però, creava delle discussioni da parte dei ragazzi della Plaça de Col·legia che non avevano molto spazio per giocare e “invadevano” la Muralla del Mont de la Fega e la Fontaneta. A mos veure, a demà
13/10/2021
Era il 1943, in pieno conflitto mondiale, quando ad Alghero nasceva la prima macelleria, posta a fianco della torre di Porta Terra, vicino al mercato civico del pesce con un gruppo di macellai formato dai signori Manca, Tedde e Bassu (proveniente da un´esperienza lavorativa a Porto Torres). Erano anni difficili, dove scarseggiavano i beni di prima necessità e le famiglie compravano con la tessera governativa. A mos veure, a demà
12/10/2021
Le usanze funebri ancora in uso fino a qualche decennio fa, seguivano dei riti popolari. I rintocchi delle campane annunciavano il decesso di una persona. Se distanziati, il defunto apparteneva a una famiglia agiata, mentre erano rintocchi continui se apparteneva a famiglia povera. Per l´uomo i rintocchi erano otto, per le donne erano nove, per i bambini era uno scampanellio allegro denominato dal popolo in algherese: al cel, al cel! A mos veure, a demà
11/10/2021
Muore Rafael Sari, popolare poeta e scrittore. Ha lavorato come insegnante di scuola e archivista di Alghero. Dal 1929 in poi ha regolarmente pubblicato, in giornali e riviste, articoli e poesie in catalano di Alghero, molti dei quali hanno vinto premi letterari. La sua poesia è di natura intima e le sue composizioni sono spesso messe in musica. Fu anche fondatore e primo segretario del Centro Culturale per Alghero, insieme a Rafael Catardi. Ad Alghero, uno dei premi letterari più longevi di tutta la Sardegna, organizzato dall'Obra Cultural, porta il suo nome: Concorso di poesia e prosa “Rafael Sari” quest’anno alla sua XXXVIII edizione. A mos veure, a demà
10/10/2021
La nuova piazza sul colle del Balaguer venne intitolata a Giuni Russo e il Teatro Civico di Alghero a Gavino Ballero de Candia, il grande autore, sceneggiatore e regista teatrale che con le sue opere ha contribuito alla salvaguardia della lingua e della cultura algherese. Lo decise la commissione toponomastica del Comune di Alghero, a seguito di numerose richieste per l’intitolazione di uno spazio pubblico alla cantante siciliana e all’autore algherese. Le decisioni della commissione sono state poi formalizzate con i relativi atti della giunta e con il conseguente iter che ha preceduto l’intitolazione ufficiale. A mos veure, a demà
9/10/2021
Dal 9 all’11 ottobre 1976 si svolsero le cerimonie di gemellaggio tra Alghero e Tarragona. Le due città erano rappresentate dal Sindaco Salvatore Piccioni e dall’Alcalde Esteban Banús Fernandez. Il programma dei festeggiamenti fu molto intenso: i momenti più significativi delle cerimonie civili furono l’intitolazione alla città di Tarragona del Parco pubblico presso la chiesa della Mercede, l’inaugurazione di una lapide commemorativa del gemellaggio, nell’omaggio al monumento ai caduti e nella firma degli atti dell’”Agermanament” nella casa comunale. A mos veure, a demà
8/10/2021
In quegli anni il Consiglio Comunale discusse intorno alla necessità di collocare sopra il promontorio di Capo Caccia un faro per meglio orientare i bastimenti che giungevano ad Alghero e impedire possibili naufragi. L’8 ottobre del 1951 il Consiglio si riunì per deliberare a tal proposito, visto che sul promontorio esisteva già un precedente faro risalente al 1864. Il faro è stato stata illuminato con i combustibili più diversi, tra cui l’acetilene fino a circa il 1880, seguito dai vapori di petrolio finché, nel 1961, è arrivata l’elettricità. A mos veure, a demà
7/10/2021
Nella decisiva battaglia di Lepanto, le navi della Lega Santa sconfissero le galee ottomane, grazie all’aiuto della Madonna della Vittoria, che il Papa ribattezzò Madonna del Rosario, protettrice degli uomini di mare. In questi ultimi due secoli ad Alghero la marineria locale e quella napoletana, dedita alla pesca del corallo, celebravano il 7 ottobre di ogni anno, nella chiesa del Rosario, la fine della stagione di pesca. Sono diverse le icone della Madonna, luogo di preghiera di pescatori, come per esempio la Madonnina che si trovava all’estremità del promontorio di Capo Caccia. Da qualche anno l’effige è stata restaurata da una Associazione algherese ed è stata anche ripristinata la tradizionale processione a mare delle barche verso Capo Caccia (ultima domenica di settembre). A mos veure, a demà



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