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Editoriali
31/12/2014
Numeri da record per l´organo d´informazione più popolare della città di Alghero. Anche il 2014 si chiude con tutte le sedute del Consiglio Comunale sul canale dedicato. Il 2015 segnerà il quindicesimo anno di pubblicazione. Intanto cresce il network regionale
1/12/2014
Nello stesso giorno in cui i fascisti di «Casa Pound» impedivano ai figli di nomadi di una periferia romana di andare a scuola, Guido Ceronetti, un poeta, sulla prima pagina di Repubblica, proponeva di restituire alle comunità dei nomadi impropriamente chiamati «rom» il bel nome italiano che li definisce «zingari»… E allora proviamo a parlare di zingari, come antidoto alla xenofobia, cercando di conciliare i doveri di assistenza con il principio di legalità
23/11/2014
Nella classifica del Fai, Fondo Ambiente Italiano, che celebra dieci anni del progetto di valorizzazione della cultura e dell’ambiente siamo all’ultimo posto. Un sintomo che rivela una malattia profonda, che certifica cioè il disinteresse dei sardi per la salvaguardia del proprio territorio ambientale, artistico e paesaggistico e in ultima analisi per la propria identità culturale.
11/11/2014
Quattordicesima candelina per la testata algherese. Erano le 17.45 dell´11 novembre del 2000 quando per la prima volta si affacciava sui monitor del web il primo quotidiano online della Sardegna. Oggi è l'organo d'informazione più popolare della città, a capo del primo network regionale di news online. Per il 2015 un anno di eventi in occasione del quindicennale
2/11/2014
A una lettura critica, la percentuale delle primarie non può nascondere che il nuovo segretario ha vinto con un margine politicamente insufficiente per governare il Pd. La trasformazione di Soru da imprenditore al governo delle istituzioni («governatore») in soggetto politico di partito («segretario») non ha premiato il candidato che era stato quasi plebiscitato alle elezioni europee. Ecco la sfida: riuscirà Soru a trovare una sintesi superiore nella dialettica dei gruppi che frastagliano i confini del potere democratico in Sardegna?
2/10/2014
Quanto vale la citazione di Soru, seppure en passant, fatta da Renzi nel tirare le somme del dibattito a conclusione della direzione nazionale? Più bassa sarà più Soru rimarrà prigioniero delle sue stesse alleanze. Al contrario invece la segreteria potrà aspirare a rappresentare tutte le anime del partito. Ecco perché il risultato della elezione per il rinnovo degli organismi dirigenti del Pd ad Alghero può essere interpretato solo alla luce delle percentuali con cui Renato Soru riuscirà a vincere le primarie regionali
16/9/2014
Il 15 settembre alle ore 12 sono state formalizzate le candidature per le primarie del 29 che porteranno alla scelta di un nuovo segretario del Pd: Castangia, Angioni e Soru. Altro che passo indietro. Il passo in avanti Renato Soru lo ha fatto, deciso e imperioso, come è nel carattere dell’uomo. Adesso si tratta di vedere se quel passo non è più lungo della gamba
9/9/2014
Servirebbe un grande scatto di orgoglio popolare, come per Prodi alle prime primarie e per Renzi alle ultime, per sottrarre il voto per la segreteria del Partito democratico in Sardegna ai giochi bizantini di una classe dirigente che sembra aver perso contatto con la storia del tempo. E ancora una volta si aspetta che si svelino le trame del «Grande Tessitore». Tutto succede come se al posto di Prodi e Veltroni e D’Alema e Bersani non fosse arrivato Matteo Renzi
1/9/2014
Gianni Mura della «Repubblica» ha tessuto le lodi del «lardo di Villagrande» facendolo entrare nell’olimpo del cibo di alta gamma. Qualche giorno prima nel villaggio Harrods, supermercato del lusso di Porto Cervo, un gelataio sardo è riuscito a vendere i suoi «gelati gusto oro» a partire da mezzo milione di euro. Domanda: quale «idea/immagine di Sardegna» sta maturando nella storia del presente. Ci piacerebbe chiederlo a Pigliaru, proprio mentre si profilano gli investimenti del fondo sovrano del Qatar!
1/9/2014
È successo a Barcellona, dove sono scesi in piazza contro la baldoria molesta, «fora el turisme della borratxera». È successo a Milano: il sindaco ha chiuso il Panilka con una semplice ordinanza «ad localem» dopo la denuncia degli abitanti. E prima ancora è successo a Iesolo e Rimini, Forte dei Marmi e Gallipoli… Si sta facendo strada la consapevolezza che «l’economia della birretta» sia diventata il male sottile dell’industria del turismo che per l’interesse marginale di pochi degrada tutta l’economia della città



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