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Editoriali
7/8/2021
Nasce Joan Palomba, studioso, linguista e maestro di scuola algherese che pubblicò la “Grammatica del dialetto algherese” nel 1906 e fu uno dei fondatori dell’Associazione “Agrupació catalanista de Sardenya”. Nel 1911 pubblicò “Tradizioni usi e costumi ad Alghero” un lavoro di ricerca che conserva canzoni popolari, proverbi e giochi tradizionali. A mos veure, a demà.
6/8/2021
James Bond a Capo Caccia. Fu uno dei luoghi della Sardegna a esser scelto come location per ambientare “La spia che mi manca“, decimo film della saga di James Bond, spia dei servizi segreti inglesi nato dalla penna di Ian Fleming. Ad Alghero si svolse la caduta sugli scogli del motociclista, mentre il resto delle riprese furono girate in Costa Smeralda. A mos veure, a demà.
5/8/2021
Individuazione del Lazzaretto ad Alghero: il governo affidò all’ingegnere Miorid l’incarico di individuare il sito più adatto dove edificare il lazzaretto e compilare il relativo progetto. L’ingegnere trovò un luogo idoneo vicino al Capo Galera che definì distante 100 passi circa dalla torre. La sua funzione fu quella di ospitare le navi con il loro equipaggio, sottoposte a quarantena e funzionò non solo durante i periodi di epidemie, ma ebbe anche un ruolo nella prevenzione delle malattie contagiose. Vi furono portate anche le merci che dovevano essere “spurgate” perché provenienti da luoghi infetti. A mos veure, a demà
4/8/2021
La Torre di San Giacomo, dall’estate 2011 è sede dell´Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana, ma nei secoli si è caratterizzata per le sue originali “accoglienze”. Il suo nome deriva dall´omaggio che la città volle fare al re Giacomo I il conquistatore, ma è conosciuta dagli algheresi come Torre dei Cani , in quanto è stata degradata per alcuni anni a canile municipale. Oggi il suo spazio museale accoglie l’Aquarium Rubrum, primo acquario di Corallium rubrum in Italia. A mos veure, a demà
3/8/2021
Amelie Posse Brázdová e suo marito Oki Brázda, “turisti per caso” ad Alghero. Sono due borghesi che arrivano dall’impero austro-ungarico e snob novelli sposini che si devono allontanare dalla nazione per i conflitti dell’epoca. Amelie, 15 anni dopo, diventa una scrittrice famosa e scrive il suo primo libro dedicato proprio a quel soggiorno. Racconta un Alghero “lontana nel tempo, decadente e fatiscente nelle persone e nei palazzi con bambini urlanti ovunque, nessuna igiene, topi e sporcizia, insieme ad un’eredità “spagnola” bigotta e pettegola” Però la svedese Amelie rimarrà affascinata dal mare, dal sole e dalle spiagge incantate. A mos veure, a demà
2/8/2021
Consegna delle campane offerte a Fertilia dalla città di Trieste. I bronzi, offerti dalla fonderia Lucio Brolli di Udine, arrivarono nel porto di Alghero su una motonave carico e da li, trasferiti su barconi e trasportati a Fertilia. Nei giorni successivi vennero organizzati dei solenni festeggiamenti con un corteo di barche illuminate e addobbate per scortare la venerata immagine di Valverde da Alghero a Fertilia e rientro. A mos veure, a demà
1/8/2021
Don Antoni Nughes scopre un documento che illustra la data di inaugurazione solenne della nuova cattedrale di Alghero: 18 settembre 1593. Una preziosa scoperta di Nughes, all’epoca giovane studioso dei documenti dell’Archivio della Curia Vescovile. Si ritrova tra le mani un prezioso documento con tutta l’emozione del “primo scopritore” della Chiesa alla quale era profondamente legato dalla sua infanzia, ai suoi ricordi religiosi e scelta di vita sacerdotale. A mos veure, a demà.
31/7/2021
Nasce Alguer.cat, primo Quotidiano italiano in lingua catalana di Alghero: sono tredici anni che il Quotidiano di Alghero pubblica in maniera continuativa con aggiornamenti in tempo reale, attraverso l’indicizzazione in rubriche specifiche. Attraverso la scrittura e le interviste si intende restituire dignità e prestigio al catalano di Alghero e stimolare i lettori alla riscoperta e all´uso della lingua algherese attraverso uno spazio editoriale legato alla contemporaneità. A mos veure, a demà
30/7/2021
Sono gli anni dei Meeting del cinema italiano, quando il cinema internazionale si trasferiva ad Alghero, a Porto Conte e Capo Caccia che erano le location di produzioni internazionali e meta di registi e attori famosi. Nel 1967 Alberto Lattuada, Nino Manfredi e Monica Vitti ricevettero il premio Riccio d’Oro. Proprio in questo periodo, la Società Umanitaria di Alghero oggi organizza un festival per celebrare le glorie di quegli anni, rilanciando Alghero e il cinema nel futuro. A mos veure, a demà
29/7/2021
Raduno di bellezze ad Alghero: venivano da tutto il mondo per sfilare, rispondere a domande di cultura generale e posare sotto gli obiettivi dei fotografi e trasformarsi in modelle per pittori en plein air per le vie del centro. Alghero si conferma negli anni 70 la meta del turismo e dei concorsi di bellezza. Traffico in tilt in città, nelle spiagge e nel porto per l’elezione del volto nuovo per il cinema. A mos veure, a demà



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