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Editoriali
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10/8/2021
Pulizia delle strade e l’igiene pubblica: la Giunta di Sanità di Alghero pubblicò un Manifesto sostenendo che la nettezza della città fosse fondamentale per impedire lo sviluppo delle malattie epidermiche e contagiose. La prima disposizione riguardava la pulizia delle vie cittadine con i divieto di gettare sulla strada acqua ed immondezze di nessun tipo, né spiumare i volatili dalle finestre e sulla porta delle case, e nemmeno deporre nelle piazze pubbliche nessun piccolo animale morto. A mos veure, a demà
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9/8/2021
È l’estate della ripresa del commercio tra Alghero e la Spagna e la Francia nel dopoguerra. Riaprono i tradizionali mercati di specie ittiche pregiate. In questa data partì da Alghero il primo grosso veliero spagnolo, il “Lorencita”, diretto a Barcellona con un carico di 4mila chili di aragoste. A mos veure, a demà.
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8/8/2021
Data dei festeggiamenti del 750° anniversario della Fondazione dell’ordine della Mercede ad Alghero: ci fu una solenne festa con le celebrazioni per 5 giorni. La chiesa della Mercede ad Alghero fu costruita 12 anni prima nell’area donata dal Comune sede del vecchio cimitero abbandonato. La chiesa fu poi solennemente consacrata nel 1961. A mos veure, a demà.
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7/8/2021
Nasce Joan Palomba, studioso, linguista e maestro di scuola algherese che pubblicò la “Grammatica del dialetto algherese” nel 1906 e fu uno dei fondatori dell’Associazione “Agrupació catalanista de Sardenya”. Nel 1911 pubblicò “Tradizioni usi e costumi ad Alghero” un lavoro di ricerca che conserva canzoni popolari, proverbi e giochi tradizionali. A mos veure, a demà.
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6/8/2021
James Bond a Capo Caccia. Fu uno dei luoghi della Sardegna a esser scelto come location per ambientare “La spia che mi manca“, decimo film della saga di James Bond, spia dei servizi segreti inglesi nato dalla penna di Ian Fleming. Ad Alghero si svolse la caduta sugli scogli del motociclista, mentre il resto delle riprese furono girate in Costa Smeralda. A mos veure, a demà.
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5/8/2021
Individuazione del Lazzaretto ad Alghero: il governo affidò all’ingegnere Miorid l’incarico di individuare il sito più adatto dove edificare il lazzaretto e compilare il relativo progetto. L’ingegnere trovò un luogo idoneo vicino al Capo Galera che definì distante 100 passi circa dalla torre. La sua funzione fu quella di ospitare le navi con il loro equipaggio, sottoposte a quarantena e funzionò non solo durante i periodi di epidemie, ma ebbe anche un ruolo nella prevenzione delle malattie contagiose. Vi furono portate anche le merci che dovevano essere “spurgate” perché provenienti da luoghi infetti. A mos veure, a demà
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4/8/2021
La Torre di San Giacomo, dall’estate 2011 è sede dell´Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana, ma nei secoli si è caratterizzata per le sue originali “accoglienze”. Il suo nome deriva dall´omaggio che la città volle fare al re Giacomo I il conquistatore, ma è conosciuta dagli algheresi come Torre dei Cani , in quanto è stata degradata per alcuni anni a canile municipale. Oggi il suo spazio museale accoglie l’Aquarium Rubrum, primo acquario di Corallium rubrum in Italia. A mos veure, a demà
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3/8/2021
Amelie Posse Brázdová e suo marito Oki Brázda, “turisti per caso” ad Alghero. Sono due borghesi che arrivano dall’impero austro-ungarico e snob novelli sposini che si devono allontanare dalla nazione per i conflitti dell’epoca. Amelie, 15 anni dopo, diventa una scrittrice famosa e scrive il suo primo libro dedicato proprio a quel soggiorno. Racconta un Alghero “lontana nel tempo, decadente e fatiscente nelle persone e nei palazzi con bambini urlanti ovunque, nessuna igiene, topi e sporcizia, insieme ad un’eredità “spagnola” bigotta e pettegola” Però la svedese Amelie rimarrà affascinata dal mare, dal sole e dalle spiagge incantate. A mos veure, a demà
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2/8/2021
Consegna delle campane offerte a Fertilia dalla città di Trieste. I bronzi, offerti dalla fonderia Lucio Brolli di Udine, arrivarono nel porto di Alghero su una motonave carico e da li, trasferiti su barconi e trasportati a Fertilia. Nei giorni successivi vennero organizzati dei solenni festeggiamenti con un corteo di barche illuminate e addobbate per scortare la venerata immagine di Valverde da Alghero a Fertilia e rientro. A mos veure, a demà
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1/8/2021
Don Antoni Nughes scopre un documento che illustra la data di inaugurazione solenne della nuova cattedrale di Alghero: 18 settembre 1593. Una preziosa scoperta di Nughes, all’epoca giovane studioso dei documenti dell’Archivio della Curia Vescovile. Si ritrova tra le mani un prezioso documento con tutta l’emozione del “primo scopritore” della Chiesa alla quale era profondamente legato dalla sua infanzia, ai suoi ricordi religiosi e scelta di vita sacerdotale. A mos veure, a demà.
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22 novembre 20 novembre 22 novembre
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