A.B.
9 dicembre 2015
Arte: il Pianeta Marte centra il bis
Oltre 200 le persone presenti all´evento della mostra Luci plastiche degli artisti Sergio Canu e Giuliana Collu. Ospite d´eccezione, il designer Roberto Malagutti
ORISTANO – Affollato vernissage per Luci plastiche, la mostra personale di Sergio Canu e Giuliana Collu presentato venerdì dal Pianeta Marte negli spazi della MCasa gallery, in Via Cagliari 275/277, ad Oristano e visitiabile fino a giovedì 7 gennaio 2016. Ad impreziosire l'appuntamento di dicembre, le opere di design della azienda Iperdimensione.
All’evento, oltre ai due artisti, erano presenti il patron di Sartegna Contemporanea Giovanni Corbia, il designer Roberto Malaguti per l'azienda Iperdimensione, la consulente d’arte Rita Niolu ed il direttore artistico di MArte Anna Sanna. Il progetto MArte già in embrione con gli eventi (di Bolgeri, Cossu, Desogus, Niolu, Raggio, Rassu e Serpi) svoltisi nei mesi precedenti, nasce dall’unione di MCasa, l’associazione Morsi d’arte e Sartegna Contemporanea, creando l’International Concept Store, «un vero e proprio “pianeta”, dove si realizzano i vostri progetti, trasformando il vostro “abitat” quotidiano nel vostro mondo dei sogni, con la consulenza di interior design, curatori d’arte e di aziende leader nel design e nei materiali innovativi», viene spiegato.
Sergio Canu nasce ad Oristano il 12 marzo 1976. Frequenta un corso privato di musica e poi l'Istituto d'Arte Carlo Contini di Oristano, dove consegue il diploma darti applicate (1998). Dopo gli studi e molteplici esperienze lavorative, un trascorso da titolare in società di un laboratorio artigianale (2003-2005), intraprende l'attività artistica per proprio conto. Studia il senso della sua introversa ricerca artistica anche attraverso le frequentazioni con un ipnologo professionista (1999-2007). Pratica diverse, scelte tematiche tra le quali dominerà quella delle cosiddette Luci plastiche. Il nome Luci plastiche, nella sua semplicità, rende l'idea di ciò che rappresenta: una luce che rivela le plasticità di una forma. La figura protagonista del quadro è l’anima, incarnata in una donna illuminata dalla luce della coscienza. Il motto dell'illusionismo settecentesco, “abbi coraggio di usare la tua propria intelligenza”, in questo caso un'esortazione ad una cultura più spirituale e meditativa, il nostro emisfero emozionale, ad oggi ancora troppo ignorato. Lo sfondo piatto (e spesso nero) chiamato dall'artista "paesaggio emozionale" rappresenta lo spazio infinito dove muovere l'infinita ricerca interiore. Fra le sue molteplici esposizioni, si ricordano quelle nelle Sale del Bramante Roma, nella galleria AmArt Bruxelles e nella galleria l’acanto Milano.
Giuliana Collu nasce ad Assemini, famosa fucina di importanti cretari, vasai e ceramisti. Muove i primi passi nel regno della creta da plasmare, da piccolissima, nel laboratorio degli zii, provetti vasai. Il quasi gioco diventa necessità di vita, svegliando il suo innato talento. La sua esigenza a crescere a perfezionarsi la vedono determinata: inizia così il suo percorso verso l'arte della ceramica, l'artista che, infatti è diventata. Nel 2009, frequenta i laboratori di Archeologia Sperimentale a Serri, nel sito archeologico di Santa Vittoria, che la arricchiscono ancora di più. Le forme, i simboli e le decorazioni inizialmente s’ispiravano liberamente periodi protostorici isolani, grazie alla ricerca si allargano e si affinano attraverso le conoscenze, scambi con artisti di culture agli antipodi di quelle mediterranee e sarde, facendo emergere un'arte di respiro più ampio attivante, provocando la stessa, ineffabile fascinazione universale che produce il mal di Sardegna. Nel corso degli anni, ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti. Le sue opere sono presenti in musei, mostre e negozi di prestigio sardi, nazionali ed internazionali.
Nella foto: un momento dell'affollata inaugurazione
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