La nota è firmata dal Movimento Cinque Stelle di Alghero che critica duramente le nuove regole per gli appalti dei servizi Set, Sas e Sad applicati dal Plus di Bonorva (con 23 comuni coinvolti)
ALGHERO - «Rimaniamo sbalorditi dall’apprendere che tutti i servizi del SAD (servizio assistenza anziani e disabili), SET (servizio educativo territoriale per minori in difficoltà) e SAS (servizio assistenza scolastica disabili frequentanti infanzia, elementari e medie inferiori) in futuro non saranno affidati con una gara d’appalto sopra soglia a una cooperativa vincitrice ma, al contrario, potrebbero essere gestiti con una sorta di assegnazione diretta ai singoli operatori, pescati tra le cooperative accreditate». La nota è firmata dal Movimento Cinque Stelle di Alghero che definisce «molto pericolosi i meccanismi» che ne potrebbero derivare quando «saranno i genitori/parenti a dover scegliere il proprio operatore/cooperativa senza, teoricamente, l’aiuto di nessuno visto che tale aiuto violerebbe i criteri di imparzialità, rotazione e trasparenza previsti dallo stesso accreditamento».
Di più: «ancora più grave, ci chiediamo cosa ne sarà della tutela dei minori, dei disabili e degli anziani se l’Educatore/Operatore non potrà più svolgere in maniera professionale e serena il proprio lavoro, per il timore di entrare in rotta con i familiari, che non sempre conoscono le esigenze di queste categorie e che spesso vivono in condizioni di grave disagio sociale». Secondo i Cinque Stelle «il problema poi si verificherà in termini organizzativi».
«Ad oggi gli operatori dei tre servizi, appartenenti alla stessa cooperativa vincitrice d’appalto, si incontrano periodicamente con l’assistente sociale e la coordinatrice del servizio per monitorare la qualità delle prestazioni erogate. Con l’Accreditamento questo non sarà possibile perchè ad offrire il servizio saranno 22 o più cooperative. Immaginiamo il caos a doversi relazionare con più coordinatori e con cooperative ognuna con le proprie regole. Non sarà più possibile il coordinamento di valutazione periodica e non sarà più possibile avere quello scambio di informazioni che è necessario per offrire un servizio qualitativamente e quantitativamente professionale».
Il Movimento «spezza una lancia a favore dei lavoratori» [
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Mettendo in dubbio «il miglioramento dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità (evidenti diseconomie di scala) dei servizi offerti grazie a questo nuovo approccio», il Movimento è certo delle conseguenze: «gli unici che potrebbero avere un vantaggio da questa nuova organizzazione potrebbero essere gli addetti ai Servizi Sociali che eviterebbero un appalto sopra soglia con tutte le problematiche che questo comporterebbe, e, ovviamente, i soliti politici che grazie all’incozzo, potrebbero avvantaggiare una cooperativa o un operatore, vedendo alimentato il loro voto di scambio a discapito, sempre e comunque, dei lavoratori e degli utenti finali».
Nella foto: un sit-in delle cooperative davanti al Municipio