Un modello virtuoso, quello inaugurato nel 2000 dalla Sardegna, che ha portato negli anni ad un progressivo aumento dei piani attivati (38.573 nel 2014), con una dotazione economica via via crescente (121.582.252 nel 2014) e un grande risparmio in temini economico-sociali
ALGHERO - «Sull'assistenza ai disabili non si abbassa la guardia. Ancor di più in un periodo di revisione della spesa pubblica, nel quale vanno difesi i servizi personalizzati e co-progettati in favore delle persone con disabilità».
E' quanto emerso con estrema chiarezza ad Alghero, nel corso del partecipato convegno sul fondo non autosufficienza e Legge 162 svoltosi martedì alla presenza del sindaco Mario Bruno, dell'assessore ai Servizi Sociali Nina Ansini, del presidente nazionale Abc Marco Espa, componente della Giunta nazionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e Francesca Palmas dell'Osservatorio ministeriale Miur (Gruppo tecnico fondo non autosufficienza Regione Sardegna).
Un modello virtuoso, quello inaugurato nel 2000 dalla Sardegna, che ha portato negli anni ad un progressivo aumento dei piani attivati (38.573 nel 2014), con una dotazione economica via via crescente (121.582.252 nel 2014) e un grande risparmio in temini economico-sociali. «Progetti che migliorano la qualità della vita delle persone e dei loro familiari e allo stesso tempo sono nettamente meno costosi di qualunque altra forma di assistenza alla persona. Un modello virtuoso che va difeso, dal quale non si può tornare indietro» è stato ribadito nel corso dell'incontro.