18 ottobre 2015
Cerimonia degli addii per Enza Chessa
Grande è stata la partecipazione collettiva al cordoglio, prima nell’aula magna della facoltà di Agraria a Sassari, e poi alla cerimonia funebre sabato scorso nella Chiesa di San Michele ad Alghero dove era nata il 24 giugno 1953. Per tutti ha parlato Donatella Spano, l’amica collega di sempre, da due anni assessore all’Ambiente alla Regione Sardegna
Per Enza Chessa, che ci ha lasciato giovedì 15 ottobre, grande è stata la partecipazione collettiva al cordoglio, prima nell’aula magna della facoltà di Agraria a Sassari, e poi alla cerimonia funebre sabato scorso nella Chiesa di San Michele ad Alghero dove era nata il 24 giugno 1953. Fra la folla di amici che ha condiviso il dolore del marito, Luigi Lotto, della figlia Eleonora con il marito e dei fratelli, affatto rituale è stata la partecipazione del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, del presidente del consiglio Gianfranco Ganau, del segretario del Pd sardo Renato Soru, degli onorevoli Francesco Sanna, Silvio Lai e Giovanna Sanna, dello storico già deputato Guido Melis, del sindaco di Alghero Mario Bruno, del sindaco di Sassari Nicola Sanna (che è stato suo allievo)... Folta la presenza dei consiglieri regionali di tutti i gruppi, colleghi del marito Luigi. Per tutti ha parlato Donatella Spano, l’amica collega di sempre, da due anni assessore all’Ambiente alla Regione Sardegna. Un discorso intenso e sentito che pubblichiamo qui di seguito.
Questo è il lieve ricordo degli amici e colleghi della Scuola di arboricoltura dell’Università di Sassari: Enza vive in tutti noi.
Enza ci ha comunicato un modo di essere che è la sintesi della passione intellettuale e culturale dell'adorata madre e del gusto positivo e concreto del signore di campagna che era suo padre.
Gli studi di Agraria, la carriera scientifica, curare l'azienda di famiglia, divenire la prima professoressa donna della Facoltà di Agraria sono tutti traguardi luminosi, frutto di una laboriosità mai fine a sé stessa, sempre illuminata dall'intelligenza e dalla profondità di una mente fertile e del giusto equilibrio con cui ha dedicato tempo ed energie alla famiglia e ai numerosi interessi di una vita impegnata e brillante.
Il carattere aperto e pronto alla comunicazione non hanno mai creato ostacoli al rapido riconoscersi e apprezzarsi con tante persone conosciute e incontrate, amici e colleghi che sono sempre rimasti affascinati dalla finezza della mente e dall'eleganza dei modi. La facilità con la lingua inglese ha aperto orizzonti lontani, moltiplicando le amicizie e la stima di molti. Soprattutto il gruppo di lavoro della FAO sul Fico d'India, creatura di Enza, è divenuto un luogo di amicizia, comprensione di diversità e collaborazione senza frontiere. Il centro di biodiversità, altra passione di Enza, ha ricevuto impulso e guida illuminata fino a istigare i luoghi della politica e della famiglia a dotare la nostra regione delle tutele legislative per la preziosa biodiversità della Sardegna.
Ma siamo noi, familiari, amici, colleghi e soprattutto studenti che fiduciosamente hanno ricevuto esempio, guida, affetto e preziosi orientamenti per il proprio futuro a esprimere oggi il nostro grazie ad Enza per tutto ciò che ci ha regalato in questi anni di cammino insieme.
Enza ha sempre fumato moltissimo, quanti litigi per questo, ma l'unico periodo in cui ha convintamente e rigorosamente smesso di fumare è stato il periodo della gravidanza in attesa di Eleonora.
Enza non ha mai smesso di lavorare e di dimostrare il profondo senso di appartenenza all’istituzione universitaria, anche in momenti di forte delusione, l'unico periodo in cui Enza è stata assente dal lavoro per malattia è stato a causa della frattura riportata cadendo da cavallo per assecondare la passione della giovane Eleonora. Solo due esempi per capire la scala di valori di Enza.
Abbiamo ricevuto pensieri di affetto e vicinanza da tutti gli atenei del nostro paese e dalla comunità scientifica internazionale, tutti hanno tracciato un alto profilo scientifico accompagnato dal ricordo della grande signorilità e di un tratto umano ricco di ironia e leggerezza. Ma fateci citare l’enorme delicatezza del carissimo messaggio telefonico del Prof. Francesco Giulio Crescimanno, classe 1927, benemerito dell’università di Palermo, che, in vece di Antonio (vale a dire Antonio Milella, maestro di tutti noi), ha voluto farci sentire il suo abbraccio paterno e fraterno nel ricordo dell’amatissima Enza.
Post Scriptum. A Pasquale Chessa, fratello di Enza, direttore di Alguer.it, il Quotidiano di Alghero vanno le condoglianze di tutta la redazione.
|