ALGHERO - «Ho letto con interesse le parole della Sig.ra Giusi Piccone sulla vicenda dell'assessore Natacha Lampis. Anch'io non entro nel merito delle accuse, la questione immagino verrà chiarita dalle parti, ma quel che intendo sottolineare è l'aggressione verbale all'assessore, alla persona, aggravata dal fatto di essere donna».

Così Eleonora Carta (nella foto), una cittadina attiva residente nel centro storico di Alghero, si unisce alle parole di sostegno all'assessore alle attività produttive di Alghero recentemente bersagliata da alcuni referenti delle borgate, che sottolinea come «ancora oggi in alcuni ambienti ma soprattutto in politica, alle donne non si perdona di essere intelligenti, attive, essere pensanti e spesso anche di bell'aspetto».

L'esempio viene dal nostro Parlamento e Senato, le considerazione a suo tempo sulla Bindi, e su altre parlamentari, fino alle più recenti di qualche giorno fa. In tutta questa storia le uniche parole di solidarietà vengono da un'altra donna. Dai signori uomini, colleghi consiglieri un silenzio assordante, spero lo abbiano fatto a titolo personale, ma esporsi e farlo pubblicamente sarebbe stato un bel gesto.
Dopo le battaglie della mia generazione, sono passati più di 40 anni, siamo purtroppo ancora qui a parlarne.