A.B.
10 ottobre 2015
Gac Nord Sardegna: come cambia il pescatore
La Maddalena ha ospitato un incontro sull´economia del mare, dove si sono analizzati i cambiamenti del mestiere di pescatore, tra educazione alimentare, ristorazione e vendita
LA MADDALENA - La filiera della pesca, per rafforzare la sua posizione e crescere, ha necessità della collaborazione di numerosi attori, che collaborino nell'individuazione delle linee strategiche di sviluppo. Questo il motivo per cui il “Gruppo di Azione Costiera del nord Sardegna” ha promosso un evento-incontro a La Maddalena per la comunicazione dei risultati del Piano di Sviluppo Locale “Pesca e sviluppo sostenibile nel Nord Sardegna" Azione 4.5.1 bis “Comunicazione e partecipazione dei beneficiari alle attività del Piano: accelerazione e chiusura del Psl…verso il Feamp”, con un occhio al futuro, per analizzare gli scenari del settore. All’incontro, hanno partecipato gli amministratori del Comune de La Maddalena, pescatori, ristoratori e rappresentanti del Parco Nazionale, insieme al Presidente del Gac Benedetto Sechi ed al direttore, Silvia Solinas.
Presidente e direttore hanno presentato il Gruppo d’Azione Costiera, delineando la sua missione in termini di sviluppo di azioni collettive con ricadute sull’intera filiera economica e che hanno già avuto importanti risultati, ed ha puntato l’attenzione sulla rilevanza della diversificazione della pesca per lo sviluppo economico del settore. Obbiettivi tracciati attraverso i risultati delle azioni del Piano di Sviluppo Locale, che ha puntato su comunicazione, consumo consapevole, tracciabilità dei prodotti, diversificazione delle attività, trasformazione, formazione dei pescatori, scambio e relazioni con altri territori, valorizzazione delle aree costiere e lagunari.
Sotto il profilo operativo, nel corso della riunione, condotta col metodo del “Focus Group”, i partecipanti hanno esposto la necessità di una diversificazione e di una diversa presa di coscienza del mestiere del pescatore, visto quest'ultimo anche nella direzione dell’educazione ambientale e alimentare, e rivolto all’ittiturismo e alla ristorazione. Tra i numerosi spunti di riflessione emersi durante il confronto, la necessità di una maggiore collaborazione fra pescatori per la creazione di una organizzazione che crei e supporti la vendita diretta del pescato, ma anche una collaborazione continua con scuole e strutture turistiche, per individuare la figura del pescatore come quella di un soggetto attivo nelle dinamiche formative e divulgative.
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