Franco Dore
6 ottobre 2015
L'opinione di Franco Dore
Il diritto a non pagare per responsabilità altrui
Il recente provvedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con il quale è stata inflitta ad Abbanoa S.p.A. la sanzione amministrativa complessiva di €. 1.080.000 per l'esercizio di pratiche commerciali scorrette costituisce la "autorevole certificazione" del fallimento della gestione di un servizio pubblico essenziale condotto in termini di diffusa "illegalità". Su tale nozione poco vi è da discutere: essa infatti connota ogni condotta ed ogni atto non conformi al dettato legislativo mediante i quali, appunto, si viola la legge. La riscontrata illegalità è ancora più grave ove si consideri che l'Antitrust ha ritenuto talune delle pratiche commerciali sanzionate non solo scorrette, ma, addirittura "aggressive".
Per tali devono intendersi secondo la previsione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo quelle idonee a determinare un indebito condizionamento nel consumatore, a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio in relazione al pagamento di somme non interamente dovute ed ancora quelle che si sostanziano in comportamenti aggressivi e in frapposizione di ostacoli all'esercizio del diritto del consumatore all'attivazione di un servizio essenziale.
L'auspicio è che il conto non venga pagato - come troppo spesso avviene - dai cittadini che sarebbero chiamati a subire oltre il danno per un servizio svolto per molteplici profili al di fuori dell'ambito della legalità ed a considerevole distanza da un accettabile standard di efficienza, anche la beffa di dover subire un ulteriore aumento tariffario per far fronte al pagamento della sanzione.
Trattandosi di sanzione, l’obbligo di pagamento, invero, sul altri non dovrà ricadere se non su quelle persone che hanno posto in essere le condotte illegali: persone che certamente non sono quelle che stanno nei piani bassi del palazzo, ma quelle che occupano i posti di maggior livello all'interno dell'azienda. E' da chiedersi come in un decennio di operatività di Abbanoa gli organismi "istituzionali" preposti al controllo della società non si siano accorti di nulla. Questo è un altro capitolo sul quale in altro contesto si potrà tornare. Adiconsum per quanto le compete vigilerà affinchè ciò non avvenga e si adopererà come sempre ha fatto da tanti anni per far sì che i diritti degli utenti siano rispettati contrastando in ogni sede tutte quelle iniziative e quei comportamenti con i quali tali diritti si vorrebbero calpestare o addirittura sopprimere. Tra i diritti vi è anche quello di non pagare per responsabilità altrui.
*Per Adiconsum
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