S.A.
21 settembre 2015
Alghero catalana nel congresso di Torino
La sessione dedicata ad “L’Alguer: città catalana di Italia", che si è tenuta nell´aula Principi d´Acaja, del Rettorato, è stata moderata da Iban Leon Llop, dell´Università di Sassari, con Joan Adell e Carla Valentino
ALGHERO - Anche una sessione dedicata alla realtà culturale e linguistica di Alghero all' XI Congresso Internazionale dell'Associazione Italiana di Studi Catalani (AISC). Il Congresso, che si è tenuto presso l'Università degli Studi di Torino dal 15 al 18 settembre, era incentrato su "Linguaggi del metareale nella cultura catalana: arte, cinema, folklore, letteratura, storia". Tra i partecipanti vi erano eminenti accademici italiani e cattedratici rappresentanti delle diverse università della Catalogna, delle Isole Baleari e del País Valencià, oltre a relatori dell' Institut d’Estudis Catalans e dell'Acadèmia Valenciana de la Llengua.
Il congresso, multidisciplinare e di natura comparatistica, è stato occasione di riflessione sulla creazione e l'espressione di differenti forme di matarealtà, a partire dal Medioevo fino ai giorni nostri. Tra le diverse attività, di gran rilievo una sessione dedicata a "Il catalano e la catalanistica in Italia", moderata da Valentina Ripa, dell' Università di Bari, e con interventi di Patrizio Rigobon (Università Ca’Foscari di Venezia), Maria Carreras (Università di Catania), Nancy De Benedetto (Università di Bari), Anna Maria Compagna (Università Federico II, di Napoli) e Giuseppe Grilli (Università di Roma 3).
La sessione dedicata ad “L’Alguer: città catalana di Italia", che si è tenuta nell'aula Principi d'Acaja, del Rettorato, è stata moderata da Iban Leon Llop, dell'Università di Sassari, con la partecipazione di Antoni Coronzu, scrittore algherese che da tanti anni vive ne capoluogo piemontese, che ha presentato una accurata storia del “Centre d’Estudis Algueresos”, incentrata soprattutto sul ruolo e sulle attività svolte da Antonella Salvietti, di Carla Valentino, dell’Òmnium Cultural de l’Alguer, che ha parlato de "l’Alguer avui: llengua i cultura", che ha portato l'esperienza dell'insegnamento dell'algherese e descritto la situazione attuale dell'uso della lingua; mentre Joan E. Adell, ha illustrato le caratteristiche particolari della poesia algherese contemporanea in lingua catalana attraverso i versi dei suoi principali protagonisti.
L’AISC è stata fondata ufficialmente nel 1978. È, perciò, l'associazione di catalanistica più antica dopo l’Anglo-Catalan Society, l’associazione decana. Già dai suoi inizi, ha potuto annoverare tra i suoi membri di studiosi di prestigio, come Giuseppe E. Sansone, Padre Miquel Batllori, il prof. Giuseppe Tavani e il prof. Jordi Carbonell. Dalla sua fondazione ha organizzato 11 congressi internazionali di studi catalani (contando quello che si è svolto in questi giorni a Torino) di cui ha pubblicato gli atti oltre ad altre pubblicazioni di studi, antologie, traduzioni, etc. che formano una considerevole bibliografia.
I catalanisti dell'AISC lavorano da tempo per difendere la presenza degli studi catalani nelle università italiane. Attualmente, in Italia, ci sono undici università che offrono la possibilità di studi catalani nei propri piani di studio. In Sardegna è da mettere in evidenza il lavoro svolto recentemente dal Dipartimento di Lingue Straniere dell'Università di Sassari, dove lo studio della lingua catalana è in crescita.
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