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S.A. 18 settembre 2015
Confartigianato sveglia la Gallura «Serve l´ unità di intenti»
Manca un soggetto unico capace di tutelare il territorio dalle cattive riforme o di proporre soluzioni per mantenere una certa autonomia politica e amministrativa: l´appello del presidente Giacomo Meloni
Confartigianato <i>sveglia</i> la Gallura  «Serve l´ unità di intenti»

OLBIA - «Stiamo lasciando ad altri il futuro del nostro territorio, subendo quotidianamente la riforma degli Enti Locali, della Sanità, della pianificazione infrastrutturale e dello sviluppo delle attività produttive. Stiamo mettendo nelle mani di terzi il futuro del nord est della Sardegna. Tutti insieme abbiamo l’obbligo di difendere la Gallura dalle cattive riforme e il dovere di governare il cambiamento che ci interessa da vicino. Non possiamo permetterci di essere disuniti e correre il rischio di essere estromessi dagli avvenimenti che avranno importanti effetti sulla popolazione e sulle imprese».

Le parole di Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Gallura, sembrano quasi voler “suonare la carica” a un territorio che avrebbe condizioni e carte in regola per agganciare una nuova fase di crescita economica ma, ancora una volta, si trova in difficoltà nella difesa delle proprie idee e necessità. «A parte il Tavolo delle Associazioni della Gallura, che riunisce le Associazioni d’impresa e i Sindacati territoriali – continua Meloni – non c’è ancora un soggetto unico capace di tutelare il territorio dalle cattive riforme o di proporre soluzioni per mantenere una certa autonomia politica e amministrativa».

Per Confartigianato Gallura, ancora una volta il nord-est subisce dalla Regione, quasi in silenzio, riforme importanti come quella sanitaria o degli Enti Locali senza però che queste riescano a sciogliere i nodi che tengono bloccato uno sviluppo importante. «Abbiamo di fronte a noi una serie di condizioni che si stanno consolidando – riprende Meloni - che possono consentirci di essere ancora una volta il volano al quale agganciare una nuova fase di crescita economica». «Un po' per capacità, ma soprattutto per fortuna – continua il presidente - grazie alla nostra posizione geografica, alla presenza di fattori di contesto come un porto e un aeroporto i dati sulla crescita demografica e sulle imprese mostrano che, nonostante tutto, la Gallura e non solo Olbia continuano ad attrarre abitanti, ad avere tassi di giovinezza tra i più alti d'Italia, a non subire l'effetto ciambella dello spopolamento dell'entroterra a favore della costa poiché la popolazione dell'entroterra gallurese non è in picchiata, ma mantiene i numeri stabili».

Ma quali sono i punti di partenza? Per Meloni sono “la legittima rivendicazione di una dotazione adeguata di strutture e di servizi, un presidio di rappresentanza istituzionale che governi l'area vasta della Gallura oltre alla chiara pianificazione di una serie di opere infrastrutturali che mettano davvero a rete questo territorio”.
Sulle infrastrutture viarie il Presidente di Confartigianato Gallura precisa: “Le strade in particolare sono il nostro principale problema, poiché con un territorio come il nostro sarebbe relativamente facile gestire servizi diffusi senza danneggiare un'area a favore di un'altra, se vengono messe in relazione le comunità attraverso vie di comunicazione dignitose. Le direttrici le conosciamo e abbiamo dibattuto molto in passato, riuscendo a dividerci anche su cose banali, ma per tutti è chiaro che la strada che collega Tempio a Olbia, la Olbia-Arzachena-Palau- Santa Teresa e, non ultimo, il collegamento con la direttrice tra Buddusò-Alà-Padru e Olbia siano i fondamenti di cui questo territorio necessita per poter garantire pari dignità, proprio attraverso la possibilità di muoversi con facilità”.

Meloni, poi lancia la proposta concreta: «Dobbiamo lavorare a un incontro con tutti i soggetti di buona volontà, a partire dai sindaci, per arrivare ai partiti e ai rappresentanti delle istituzioni. Un incontro programmatico nel quale aggiornare il livello delle informazioni e trovare le motivazioni di unità rispetto a quelle di divisione tra i vari territori, tra comunità comunali, tra aree dell'alta e bassa Gallura, tra piccoli e grandi centri». «Questa riflessione aperta – conclude il presidente di Confartigianato Gallura - vuole essere un appello che viene dal mondo dell'artigianato e della piccola impresa, affinché tutti noi ci facciamo promotori di questa iniziativa di incontro dibattito di programmazione del nostro territorio per il bene delle nostre aziende e dei nostri cittadini»”.



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