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Sara Alivesi 22 settembre 2015
Giochi sulla sanità, Dem spaesati
Qualcuno ricordi al Partito democratico che amministra a Cagliari la sanità come a Roma. E più di venti sindaci uniti a sindacati e cittadini hanno già formalmente chiesto che venga riclassificato il presidio ospedaliero di Alghero e Ozieri. Il 24 settembre si attendono solo le prime risposte (positive). Sulla sanità non si scherza
<i>Giochi</i> sulla sanità, <i>Dem</i> spaesati

ALGHERO - Sulla sanità vince la città e il territorio. La Giunta regionale, recepite le osservazioni dei ventitre sindaci del distretto sanitario unite a quelle della Provincia con Alghero e Sassari in testa, le rivendicazioni degli operatori che operano quotidianamente nella sanità, le lamentele delle associazioni e le pressanti rivendicazioni dei cittadini, riconsidera il presidio ospedaliero di Alghero e Ozieri riclassificandolo di primo livello. Salve tutte le specialità e i reparti tutt'ora presenti con una complessiva riorganizzazione funzionale che, sulla carta, dovrebbe garantire più efficienza e qualità. E' quanto sperano tutti che avvenga nel prossimo futuro: per una volta ironizziamo sulla positiva risoluzione di una vertenza che non fa dormire sonni tranquilli in Riviera del Corallo, partendo dalla fine. E sarebbe una vera vittoria della città, non di un sindaco o un partito. Eppure anche in queste ore c'è chi "gioca" sulla sanità e probabilmente rischierebbe anche di spingersi in dichiarazioni trionfali. Non scherziamo.

E' la situazione quasi paradossale venutasi a creare in consiglio comunale ad Alghero col consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, a battezzare la nuova coalizione d'opposizione locale (senza il Movimento 5 Stelle che parla di "grosse koalition" in salsa catalana) per una causa apparentemente nobile come la sanità del territorio, ma che all'indomani dell'incontro di sabato [LEGGI] acquista solo valori squisitamente politici e alimenta polemiche. Al cospetto del vicecapogruppo berlusconiano in Regione, i vertici del circolo locale del Partito democratico. Riunione che determina non pochi malumori tra i Dem algheresi, incomprensioni a livello provinciale e perfino risentimenti all'interno della direzione regionale. C'è di più: spiccava l'assenza del sindaco di Alghero (non invitato), probabilmente la figura più autorevole per rappresentare rivendicazioni del territorio. Perdipiù quando le posizioni del Primo cittadino già rimarcano quelle espresse più volte dai rappresentanti politici e dalle associazioni di categoria in più occasioni.

Concetti ribaditi in occasione della riunione di Commissione svoltasi ieri (lunedì) sempre nel Municipio di via Columbano, alla presenza dei commissari, numerosi cittadini, rappresentanti sanitari e tutte le forze politiche cittadine. Presenti lo stesso Marco Tedde [GUARDA], il consigliere regionale del Partito democratico Luigi Lotto [GUARDA], il sindaco di Ozieri (sempre del Pd), Leonardo Ladu [GUARDA], oltre al primo cittadino di Alghero, Mario Bruno. Si è sempre parlato di sanità senza colori politici ad Alghero, soprattutto quando arrivano i momenti per rivendicare diritti uguali per tutti. Uniti verso un obiettivo comune: la salvaguardia dei servizi ai cittadini, oltre i tagli, le privazioni, le cosiddette riorganizzazioni. L'ultima battaglia è quella che vede il Sassarese "schierato" contro la proposta della Regione Sardegna sul nuovo piano della rete ospedaliera. Piano che declassa il Presidio Ospedaliero di Alghero da Ospedale di primo livello ad Ospedale di Base. Una posizione che, qualora fosse definitiva, comporterebbe la chiusura in città (sulla carta) di servizi quali Cardiologia, Ostetricia, Urologia, Centro Trasfusionale e Oncologia.

La differenza rispetto al passato, anche recente - sempre turbolento per la sanità algherese tra lavori infiniti nei due nosocomi e uno ex novo mai realizzato (c'erano anche i fondi e c'è ancora il terreno disponibile) destinato alla carta dei sogni – è che il fronte del nord ovest è davvero unito, con Sassari in prima linea (a difesa del presidio di Alghero), e non un passo indietro o addirittura sul lato opposto come nelle dispute degli anni scorsi. Lo dimostra il recente documento inviato a Cagliari da tutti i sindaci del distretto sanitario di Alghero. Sindaci uniti il 24 settembre a rivendicare la posizione del territorio nell'incontro in programma a Cagliari davanti all'assessore Arru. Incontro che precederà l'assemblea aperta già programmata da tempo, sempre a Cagliari, per rivendicare il diritto al presidio ospedaliero di primo livello, e confermata proprio dal presidente di Commissione, Alessandro Nasone.

Insomma, non è sulla sanità che ci si dovrebbe tentare di differenziare. Soprattutto quando è in gioco il futuro di servizi essenziali: Qualcuno ricordi al Partito democratico che amministra a Cagliari la sanità come a Roma. E più di venti sindaci uniti a sindacati e cittadini hanno già formalmente chiesto che venga riclassificato il presidio ospedaliero di Alghero e Ozieri. Dati alla mano. Il 24 settembre insomma, si attendono solo le prime risposte (positive), dopo dieci mesi di inviti inascoltati [LEGGI]. Seguirà poi la manifestazione unitaria a Cagliari davanti ad un Consiglio regionale «che deve sentire il fiato dietro le spalle» come ha detto il sindaco Mario Bruno (e ripetuto lo stesso Marco Tedde) nell'assemblea aperta di tutti i dipendenti Asl svoltasi la scorsa settimana presso l'ospedale civile [GUARDA]. In caso contrario, non solo si perderà una partita fondamentale per il territorio, ma ancora un'occasione per la politica di avvicinarsi ai cittadini, non solo elettori o lettori di social.



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