Andrea Cocco
14 settembre 2015
L'opinione di Andrea Cocco
La borgata vive di consenso non di arroganza
Dopo gli ultimi due articoli apparsi sulla stampa a firma del signor Zidda, appare chiara la strategia posta in campo da lui e la sua maggioranza per rendere nullo l'operato del Comitato Zonale Nurra. Se nel primo articolo il signor Zidda si metteva in ridicolo denigrando lo stesso Comitato di cui lui era presidente e usava parole offensive come “ignoranti” e “Pagliacciata” riferite agli abitanti delle borgate, nel secondo articolo lo stesso non perde occasione per dimostrare la sua arroganza e maleducazione, arrivando persino ad offendere con epiteti come "urlodiffamatori" i cinque consiglieri di minoranza. Nello stesso articolo, fa riferimento alla riunione di lunedì scorso dove secondo lui vi era poca gente. Vorrei ricordargli che non si trattava di un'assemblea, ma di una riunione dei cinque membri del Comitato aperta al pubblico, dove non si cercava la presenza di massa delle persone, ma semplicemente illustrare agli interessati le ragioni del dissenso e dove, sono state applicate semplicemente le regole scritte nello statuto del comitato. Vorrei far notare inoltre al signor Zidda, che le persone presenti erano sicuramente di gran lunga superiori al numero di voti che lo hanno eletto. Capisco che questi comportamenti, che rispecchiano appieno lo spirito democratico di una comunità, a lei possano dar fastidio, e non riesca a tollerarli, ma dovrà farsene una ragione, anche in virtù del fatto che lei ha tradito il mandato assegnatoli non rispettando le regole che lo statuto le imponeva in qualità di presidente, ed è stato pertanto esonerato dal suo incarico, ma stia sereno nessuno se ne accorgerà.
L'altra inesattezza riguarda i consiglieri di maggioranza stimati da lei nel numero di nove. Mi permetto di ricordarle che due di questi si sono dimessi, e uno di questi due era il vicepresidente, naturalmente nella sua fallimentare gestione non ha ritenuto opportuno riunire il Direttivo per formalizzare l'accaduto, continuando nella sua azione dormiente del Comitato. Il tutto finalizzato a dare maggior risalto ai singoli comitati di borgata, altrimenti messi in ombra. Ricordo a tutti che il Comitato Zonale Nurra ha alle spalle oltre 30 anni di storia e che nel corso della sua esistenza ha portato avanti diverse battaglie tutte a favore dell'agro. Solo per citarne alcune: la bitumazione delle strade di penetrazione agraria, che come ogni infrastruttura porta progresso e sviluppo alle zone interessate; il mantenimento degli uffici di interesse pubblico (poste, sportello comunale, banca e farmacia) a Santa Maria La Palma, che servono tutto il comprensorio dell agro; il potenziamento dei servizi di mobilità pubblica, ora si hanno corse che spaziano dalle 7 del mattino per studenti e pendolari, fino a mezzanotte per i ragazzi e le ragazze che vogliono recarsi ad Alghero per una passeggiata e viaggiare in tutta sicurezza; il mantenimento della Scuola Agraria a Santa Maria LaPalma, anche se ridotta ai minimi termini; la ristrutturazione del salone di Guardia Grande, oggi punto di riferimento per tutta la zona per la sua capienza; il blocco dello sversamento delle acque reflue nelle condotte del consorzio di bonifica, atto a proteggere le colture che poi finiscono sulle nostre tavole; la realizzazione del depuratore di Santa Maria La Palma, che, oltre a servire la stessa , in pochi sanno che riceve anche i liquami di Fertilia e Maristella; la realizzazione dell'illuminazione pubblica in diverse borgate: Sa Segada, Guardia Grande, ecc.; il nuovo comprensorio scolastico a Santa Maria La Palma (scuola materna e media); recentemente, ha evitato che il campo rom venisse spostato a Sa Segada ed in altre zone dell' agro. Ed innumerevoli altre, che non sto qui ad elencare per non annoiarvi. Altre sono in attesa di essere realizzate come: toponomastica, collegamento fognario delle borgate, piano di urbanizzazione delle borgate, ecc.
Come si può notare, di cose se ne sono fatte e altre sono da completare, ma quello che vi voglio far capire è che già 30 anni fa ci si è resi conto che solo uniti si potevano ottenere risultati concreti. Oggi, si sono costituiti i comitati di borgata, pensando che ognuno potesse provvedere al fabbisogno del proprio territorio: niente di più errato, un singolo comitato non avrà mai la forza rappresentativa che serve per convincere la controparte, senza considerare il fatto che la divisione in piccoli territori non fa altro che amplificare le rivalità e le gelosie tra borgate, dando spazio a fenomeni di natura personalistica dove a primeggiare sono coloro che queste circostanze le sanno cavalcare con profitto. Si tenga presente che anche se oggi esiste un comitato per ogni borgata, nulla vieta che in un futuro prossimo non se ne possano creare diversi in numero esponenziale, in contrasto tra loro, arrivando addirittura al paradosso che ogni via si faccia il proprio comitato, aumentando così la frammentazione. Questo è inconcepibile e oltretutto dannoso per tutto il territorio, visto che le varie amministrazioni si troverebbero a dover dialogare con persone della stessa borgata, che però la pensano in modo diametralmente opposto, non ottenendo il risultato sperato. Il Comitato Zonale Nurra invece forte della consapevolezza che, le esigenze del territorio della bonifica siano comuni a tutti, e dell'ampia rappresentatività in numero di voti, può tranquillamente assolvere al suo compito di unico rappresentante del territorio. Per quanto riguarda i comitati di borgata, possono tranquillamente assolvere ad un ruolo coadiuvante al Czn e dando un contributo propositivo all'interno del comitato stesso. Per attuare questo progetto, occorre però che il Comune di Alghero fissi delle regole scritte che regolino appunto: la formazione, le elezioni e il riconoscimento di questi comitati, a garanzia degli stessi e garantendosi così un interlocutore autorevole con il quale dialogare, per trovare le giuste sinergie atte a risolvere i problemi che affliggono tutto l'agro. Solo così, in un prossimo futuro, si potrà parlare di progresso e sviluppo per un'area vasta come la bonifica algherese.
Credo che i tempi siano maturi affinché si affronti un discorso di questo tipo. L'Amministrazione Comunale dovrebbe prendere atto di questa situazione e regolamentare la vita dei comitati, impedendo così che personaggi come il signor Zidda tengano “parcheggiato” un intero comitato per ben cinque mesi, tradendo il mandato degli elettori, e peggio ancora non risolvendo i problemi che ci affliggono. I cinque consiglieri che si sono autoconvocati non sono a caccia di poltrone o di visibilità, come spiegato nella riunione in un clima tranquillo e collaborativo, si sono ripercorsi i passaggi che hanno portato a questa decisione, senza che nessuno alzasse il tono della voce, si è aperto un confronto con il pubblico, dando la possibilità di interloquire con i consiglieri, dal cui confronto è venuta fuori l'incontrovertibile verità sulla gestione del comitato da parte del signor Zidda. Come si può notare, non si è davanti a persone affamate di poltrone, ma consiglieri regolarmente eletti, che rivendicano la possibilità di svolgere il ruolo per cui sono stati eletti. La stessa riunione era il luogo ideale per un confronto tra le parti, qualora Zidda e i restanti consiglieri si fossero presentati, avrebbero potuto dare la loro versione dei fatti, ma così non è stato. Il signor Zidda e i sette consiglieri preferiscono sfuggire al confronto con la popolazione che li ha eletti, non avendo evidentemente validi argomenti da esporre, ma si rifugiano dietro articoli a mezzo stampa, dai toni arroganti e pieni di falsità, atteggiamento questo, tipico di chi non ha la verità dalla sua parte e cerca si sfuggire al confronto.
Da quando il Comitato Zonale Nurra è stato colonizzato da questi personaggi, con la scusa di un ringiovanimento dello stesso, si è assistito ad un blocco delle attività, a danno di tutta la collettività. Davanti ad una gestione tanto fallimentare, lascia stupiti il silenzio-assenso dei restanti sette consiglieri, che evidentemente appoggiano il modus operante del signor Zidda: dovrebbero vergognarsi e chiedere pubblicamente scusa ai loro elettori per averli presi in giro, promettendo in campagna elettorale di occuparsi dei problemi dell'agro, salvo poi fregarsene altamente. Una persona normale al loro posto si metterebbe degli scrupoli a farsi vedere in giro, invece loro dall'alto del loro piedistallo ritenendosi degli “eletti” guardano tutti con sufficienza e distacco, arrogandosi persino il diritto di dare o meno spiegazioni: quello che conta per loro è mantenere la poltrona. Quando li incontrerete in giro, in qualsiasi negozio, in chiesa, al bar, od in qualsiasi altro posto, non lasciatevi sfuggire l'occasione per chiedergli come stanno facendo fruttare i voti presi alle elezioni del Czn: non credo abbiano molto da dire, se non insultare come hanno fatto fin ora. Eppure, la soluzione è a portata di mano, visto che questi personaggi non perdono occasione per ribadire che il Czn è inutile, perché così loro lo hanno ridotto: si facciano da parte e lascino spazio a chi nel progetto ci crede davvero e vuole continuare nel percorso avviato 30 anni fa, continuando a occuparsi realmente e con impegno di tutti quei problemi sempre sbandierati e mai affrontati in questi mesi. Ho espresso questo mio pensiero per offrire ai lettori un contradditorio credibile, che possa far chiarezza sulla situazione, evitando così che si possano creare idee sbagliate attingendo da una sola fonte.
* abitante della bonifica storica algherese
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