A.B.
10 settembre 2015
Polemiche nel Comitato Zonale Nurra: convocata assemblea
Si è svolta lunedì sera, nella biblioteca comunale di Santa Maria La Palma, la riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Zonale Nurra, autoconvocata in seduta straordinaria da cinque consiglieri, nella quale è stato deciso di convocare l’assemblea pubblica per venerdì 16 ottobre. Nove dei quattordici consiglieri, presidente compreso, non erano presenti
ALGHERO - Si è svolta lunedì sera, nella biblioteca comunale di Santa Maria La Palma, la riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Zonale Nurra, autoconvocata in seduta straordinaria da cinque consiglieri, nella quale è stato deciso di convocare l’assemblea pubblica per venerdì 16 ottobre. Durante la seduta, che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso ed interessato, sono stati affrontati i punti più spinosi della difficoltosa esistenza che ha accompagnato in questi otto mesi il direttivo del Comitato. I consiglieri intervenuti (Claudio Chessa, Giovanni Cocco, Daniele Dore, Sergio Melis ed Alberto Sanna) hanno dovuto prendere atto, loro malgrado,« della ingiustificata assenza di nove dei quattordici consiglieri eletti a dicembre 2014 in rappresentanza del vasto comprensorio della Bonifica storica algherese. Su tutti spicca la diserzione del presidente in carica, Antonio Zidda, che ha lasciato cadere nel vuoto i diversi inviti arrivati da più parti a far riprendere l’attività del Comitato».
Lo storico Comitato, nato trentacinque anni fa per rappresentare le istanze dei cittadini della Nurra algherese dinnanzi alle istituzioni, si è avvalso negli anni di volontari provenienti da tutte le borgate, che hanno fatto della condivisione con la popolazione l’arma per combattere numerose battaglie per dare dignità e pari opportunità alle popolazioni dell’agro. Dopo le elezioni di dicembre 2014, dove si era dato avvio ad un processo di rinnovamento del Comitato, con l’elezione di giovani e volonterose nuove leve, il comitato ha visto tre mesi di animata ed intensa attività per fare fronte comune a vecchie e nuove emergenze sul territorio. Con le dimissioni dalla carica di presidente del consigliere Daniele Dore, «in seguito ad una mozione di sfiducia votata dagli stessi nove consiglieri assenteisti, e la conseguente elezione di Antonio Zidda, i lavori all’interno del comitato si sono bruscamente interrotti - viene spiegato - Sono infatti ormai cinque mesi che il Comitato ha smesso di riunirsi e, nonostante le numerose richieste di convocazione, nessuna seduta è stata più convocata. Non è stata inoltre convocata dal presidente Zidda l’assemblea, richiesta formalmente da quattro consiglieri in data 19 marzo 2015, per spiegare alla popolazione l’accaduto e per decidere il metodo di lavoro per affrontare i temi importanti per lo sviluppo del territorio. Le mancate riunioni hanno portato ad un immobilismo ingiustificato del Comitato con gravi danni al territorio poichè lo stesso è risultato non correttamente rappresentato nelle varie sedi istituzionali e amministrattive, dove in questi mesi si discutono temi importanti che richiedono la massima partecipazione e condivisione, come ad esempio la redazione del Piano Urbanistico Comunale e il Piano del Parco Regionale di Porto Conte», dichiarano Chessa, Cocco, Dore, Melis e Sanna.
«Ritenendo di fondamentale importanza la consultazione della cittadinanza su temi così importanti e non essendo più possibile tollerare l’atteggiamento di taluni che anche attraverso note stampa farneticanti non vogliono che il Consiglio Direttivo del Comitato operi in maniera corretta o addirittura smetta di rappresentare una parte del territorio e quindi non essendo più possibile far operare il Consiglio Direttivo in queste condizioni, si è deciso con parere unanime di dar seguito ad una convocazione di assemblea popolare, individuando la prima data utile dopo la vendemmia, rimettendo nelle mani dell’assemblea sovrana ogni decisione riguardante il direttivo del Comitato», annunciano i cinque consiglieri presenti. L’assemblea è dunque convocata per venerdì 16 ottobre, alle ore 18, nel salone sociale di Guardia Grande, prontamente reso disponibile dal presidente dell’Associazione Socio Culturale Sportiva Guardia Grande Francesco Dore. I cinque consiglieri presenti «auspicano che con l’assemblea si possa chiudere questa fase così dolorosa per il territorio, fatta di inutili e dannose contrapposizioni personali atte a dividere le borgate algheresi e si dia avvio ad una nuova fase di attivismo sociale che porti i rappresentanti del comitato ad essere promotori di iniziative di inclusione sociale e abbattimento di inutili barriere per far si che il territorio, pur nel rispetto delle legittime esigenze di ogni borgata, possa essere rappresentato nelle sedi istituzionali per la discussione dei temi importanti che riguardano tutta la Bonifica Algherese e al tempo stesso coinvolga il maggior numero di cittadini con la politica del fare e del fare insieme».
|