A.B.
5 settembre 2015
«Immobili in agro, più celerità»
I Comitati di Borgata di Sa Segada-Tanca Farrà, Guardia Grande-Corea e Maristella, incontrati i funzionare della Regione, invitano il sindaco di Alghero «a chiarire i tempi entro i quali le sue dichiarazioni del 5 gennaio si renderanno operative, perché nel frattempo il Psr è stato approvato»
ALGHERO - «Abbiamo definito il passaggio dei beni di Laore all'Amministrazione Comunale... magari ve ne posso far copia... questi sono i beni che abbiamo deciso di incamerare da Laore... sono nel frattempo passati nel demanio della Regione e la Regione li trasferirà al Comune di Alghero...». Con queste parole, il 5 gennaio, il sindaco di Alghero Mario Bruno annunciava durante una conferenza stampa la definizione del passaggio di alcuni beni ex Laore presenti in agro.
«Ricordiamo che l'agro di Alghero in realtà non appartiene ad Alghero, ma è di proprietà della Regione Automa della Sardegna e di Laore – ricordano i rappresentanti dei Comitati di Borgata di Sa Segada-Tanca Farrà, Guardia Grande-Corea e Maristella - piazze, strade, scuole, chiese, campi sportivi, immobili pubblici in genere. Il passaggio dei beni, che si sta cercando di realizzare da un decennio senza successo ( non certo per volontà di Laore o della Ras, che hanno tentato più volte di regalarli al Comune di Alghero ), è necessario affinchè i beni stessi possano essere oggetto di riqualificazione, anche attraverso i fondi del Psr destinati agli enti locali, che arrivano a finanziare fino al 100percento delle spese da sostenere».
I tre Comitati di Borgata, «incontrati i funzionare della Regione che confermano la non concretezza degli impegni presi da parte dell'Amministrazione Comunale di Alghero (solo comunicazioni sui media), invitano il sindaco a chiarire i tempi entro i quali le sue dichiarazioni del 5 gennaio 2015 si renderanno operative, perché nel frattempo il Psr è stato approvato. Gli stessi Comitati, per evitare il perpetrarsi di un immobilismo gravemente dannoso per il territorio, hanno invitato i funzionari della Ras a dare un ultimatum temporale al Comune di Alghero, oltre il quale i beni saranno messi a bando pubblico. Quest'ultima ipotesi, se prendesse corpo, sarebbe gravissima: ci viene confermato infatti che solo Alghero, tra tutti i Comuni della provincia, sta tenendo questo atteggiamento di disinteresse nei confronti del patrimonio presente sul proprio territorio; disinteresse che ha portato le borgate all'attuale e non più accettabile stato di decadenza», concludono i rappresentanti di Maristella, Guardia Grande-Corea e Sa Segada-Tanca Farrà.
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