A.B.
22 agosto 2015
Disturbo della quiete pubblica Sequestro in un circolo nuorese
Dopo numerose segnalazioni da parte di alcuni cittadini, la Polizia è intervenuta per sequestrare le apparecchiature musiciali di un circolo privato nel quartiere San Pietro
NUORO - Per diverse famiglie residenti nel centro storico di Nuoro, la musica che un circolo-bar diffondeva al massimo volume, alcune volte sino all'alba, era diventata un vero e proprio incubo. Per questo motivo, molti residenti del quartiere "San Pietro" avevano presentato un esposto e da tempo la Polizia aveva avviato dei controlli. Numerose erano state anche le chiamate al 113 di persone che, esasperate per le notti insonni, segnalavano il continuo disturbo e diversi episodi di inciviltà da parte degli avventori del circolo privato.
In un'occasione, proprio per l'elevato volume della musica e per gli schiamazzi, era stata interrotta persino la funzione religiosa che si stava svolgendo nella vicina Chiesa del Rosario. Gli agenti della Squadra Mobile, diretta da Fabrizio Mustaro, dopo diversi appostamenti con speciali strumenti per la rilevazione dell'inquinamento acustico, hanno verificato che spesso il volume della musica andava ben oltre i limiti consentiti dal regolamento comunale e dalla normativa in materia. Più volte, poi, le Volanti erano intervenute per richiamare i proprietari del circolo al rispetto delle norme e del vicinato e per allontanare i clienti che creavano disturbo.
Gli accertamenti tecnici eseguiti dalla Polizia sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Nuoro che ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il sequestro preventivo di tutte le apparecchiature utilizzate dal circolo per ascoltare e diffondere la musica o guardare la televisione. Il sequestro è stato eseguito oggi (sabato) dagli uomini della seconda sezione della mobile nuorese. «Auspichiamo fortemente - dichiara il questore Paolo Fassari - che anche le Istituzioni locali, alle quali sono attribuite per legge precise competenze sugli esercizi pubblici, si facciano parte attiva nei controlli; ciò nell'ottica di una sicurezza partecipata e condivisa». L'indagine è stata coordinata dal sostituto pubblico ministero Giorgio Bocciarelli. Il presidente del circolo-bar dovrà rispondere del reato di disturbo del riposo delle persone.
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