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Red 14 agosto 2015
Rissa e pregiudicati: c´è il ricorso
Il sindaco «vuole vederci chiaro»
Dopo lo stop forzato di 15 giorni i titolari del Maracaibo e Kelo ricevuti a Sant´Anna alla presenza del presidente provinciale Confcommercio, Massimo Cadeddu. Fatale la rissa di qualche giorno fa e la «frequentazione di pregiudicati nei due locali» si legge nell´ordinanza di chiusura del Questore
Rissa e pregiudicati: c´è il ricorso. Il sindaco «vuole vederci chiaro»

ALGHERO - All'indomani del giro di vite del Questore alla movida sul Lido San Giovanni di Alghero, con una ordinanza che giustifica l'adozione delle eccezionali condizioni per l’applicazione del provvedimento amministrativo di cui all’art. 100, comma 1 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, i titolari delle attività, tramite i loro legali, hanno già inoltrato una richiesta di revoca o annullamento (in alternativa di sospensione) all'attenzione del Prefetto e Questore. Gli avvocati Carboni, Montalto e Govoni contestano, tra le altre cose, una «insufficiente motivazione con riguardo al pericolo» e una «violazione del diritto al contraddittorio». Nel frattempo dopo l'appello dei due titolari, Dario Olmeo e Stefano Canu, che parlando di «ingiustizia» chiedevano anche all'amministrazione comunale un aiuto [GUARDA], questa mattina hanno incontrato Mario Bruno.

Lo aveva scritto di buon mattino su Facebook, come suo solito: «incontrerò le associazioni di categoria. Sentirò tutti». È così è stato. Stamane a mezzogiorno, insieme alla Giunta, interrompendo una importante riunione dell'esecutivo, attorno al tavolo oltre al dirigente e comandante della Polizia Locale, Guido Calzia, al responsabile provinciale di Confcommercio, Massimo Cadeddu, c'erano anche i titolari delle due attività chiuse ieri pomeriggio, con provvedimento della Questura di Sassari, per 15 giorni [LEGGI]. «Cerco di conoscere direttamente alla fonte, come deve fare responsabilmente un sindaco, le motivazioni che hanno portato a un provvedimento così grave» ha ripetuto il Primo cittadino.

«Ho letto commenti in buona fede sui social da parte dei ragazzi, ma anche becere strumentalizzazioni politiche da parte di altri, vergognose, inaccettabili. Qualche accusa fuori dalle righe che mi costringe a tutelare me e l'amministrazione» ha precisato il sindaco algherese riferendosi probabilmente a chi, incautamente, ha utilizzato l'offesa e la diffamazione o chi, senza capire che il provvedimento emanato dal Questore di Sassari all'indirizzo del Maracaibo e del Kelu esula dalle competenze del sindaco, lo ha utilizzato quale pretesto gratuito per screditare l'azione politica.

«La richiesta di maggiore sicurezza e coordinamento delle forze dell'ordine chiesta al Prefetto durante il comitato ordine pubblico e sicurezza al quale sono stato invitato, nei giorni scorsi, soprattutto nelle ore serali e dopo il verificarsi di atti continui di vandalismo, prepotenza e microcriminalità che hanno interessato diverse zone della città è stato per me doveroso, a tutela delle stesse imprese, dei miei concittadini e degli ospiti. Stiamo dalla parte di chi lavora e di chi fa impresa nelle regole e per loro operiamo attraverso la nostra attività amministrativa, anche oggi, vigilia di ferragosto» ha assicurato Bruno.

«Capiamo le lamentele dei gestori dei locali per un provvedimento che punisce in maniera dura due attività - ha detto il Presidente Confcommercio Massimo Cadeddu - ma il quadro è cambiato: la circolare del Ministro Alfano attua un forte giro di vite nei confronti delle attività, come la cronaca di questi giorni ci riferisce. Sarebbe quindi opportuno da parte di tutti un maggiore senso di responsabilità. Questo episodio serve a far riflettere tutti sul rispetto delle regole e sul ruolo dei gestori, che hanno il dovere di educare i clienti ad uno svago più responsabile» conclude il rappresentante di Confcommercio, che si dissocia completamente da alcune dichiarazioni tendenti a screditare l'operato dell'Amministrazione comunale, che ha ben altre competenze e funzioni e che lavora per assicurare regole e per garantire il controllo del territorio.



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