Mariangela Pala
1 agosto 2015
Protesta al villaggio Satellite: «Rivogliamo il Centro anziani»
Gli anziani, abitanti del quartiere villaggio Satellite questa mattina hanno organizzato un sit-in davanti alla sede del Centro di aggregazione sociale destinato in origine a promuovere attività sociali per anziani
PORTO TORRES - Protestano perché intendono riprendersi il Centro di aggregazione sociale affermando il loro diritto all’inserimento nella società. Sono gli anziani, abitanti del quartiere villaggio Satellite che questa mattina hanno organizzato un sit-in con tanto di striscioni con scritto “Il Centro agli anziani, non lasciamoli soli”, davanti alla sede del Centro, in piazza delle Regioni, in origine destinato a promuovere attività sociali dedicate ai giovani e agli anziani, allo scopo di contrastare la solitudine e di promuovere l’aggregazione, offrendo risposte ad una fascia consistente di persone che richiedono interventi di natura integrativa, iniziative ricreativo-culturali, attività di svago che molti cittadini anziani non possono concedersi perché a basso reddito o perché soli ed esclusi dalla sfera sociale.
A sostenerli il Comitato spontaneo di quartiere presieduto da Angelo Canu: «Abbiamo intenzione di fare una petizione per raccogliere le firme necessarie a restituire il Centro sociale agli anziani, così come è sempre stato da quasi 40 anni con la funzione di promuovere azioni positive finalizzate ad incoraggiare le esperienze aggregative e a mantenere una vita sociale attiva di una fascia fragile della popolazione che abita in questo quartiere, già privato di tanti altri servizi». Sul posto, questa mattina, oltre al Presidente del Consiglio, Loredana De Marco e il consigliere comunale, Massimo Pintus, anche l’Assessore ai servizi sociali, Sebastiano Sassu disponibile ad un colloquio con il Comitato spontaneo, in programma lunedì 3 agosto per valutare una possibile soluzione.
Il Centro di aggregazione era stato assegnato dal Comune per un periodo sperimentale di tre mesi all’associazione Anteas, un contratto scaduto proprio ieri venerdì 31 luglio, che grazie alla collaborazione dei Servizi sociali avrebbe dovuto ospitare “il banco alimentare”, un’iniziativa mirata a fornire supporto alle persone che necessitano di generi di prima necessità, e diretta a potenziare la rete dell’assistenza fino ad oggi composta dalle Caritas di San Gavino e dello Spirito Santo e dal volontariato Vincenziano.
«La distribuzione dei pasti caldi in tre mesi non è mai avvenuta e il servizio non si è mai svolto, e senza togliere niente all’Anteas, noi rivendichiamo la struttura che per gli anziani del quartiere ha sempre svolto un ruolo fondamentale, come quello di contrastare i meccanismi di espulsione dal tessuto familiare e sociale», ha dichiarato il presidente del Comitato, disposto ad una protesta ad oltranza sino a quando il Comune non restituirà alla struttura la sua funzione originaria.
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