PORTO TORRES - Facebook sembra sia diventata l’arma preferita dai denigratori del lavoro dei giornalisti divenuti bersaglio degli attacchi dei politici e dei loro simpatizzanti. I giornalisti sono sciacalli o scrivono falsità solo quando non fanno “comodo”, invece sono “buoni belli e bravi” quando pubblicano comunicati o notizie relative ad iniziative o eventi degni di un “Action Movie” americano compiuti dagli stessi politici. L’articolo che ha disturbato il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, riguarda la mancata approvazione del bilancio di previsione entro i termini stabiliti dalla legge (30 luglio), una situazione che comporterebbe il rischio di commissariamento.

Notizie false secondo il primo cittadino. Da qui le accuse: «Alla Nuova stiamo sulle scatole perche' non siamo corrotti e neanche corruttibili, e neanche mafiosi»; per poi concludere, «per di piu' ho interrotto l'abbonamento del Comune, sapete in tempi di tagli, meglio tagliare sulla carta straccia». Il senatore del Partito democratico Silvio Lai ha espresso la sua solidarietà nei confronti dei giornalisti de La Nuova sotto attacco per una notizia pubblicata sui termini di presentazione del bilancio.

«Sconforta davvero leggere dichiarazioni come quelle del sindaco di Porto Torres con giudizi volgari su operatori dell'informazione, solo perché hanno dato una notizia di interesse pubblico. Ad oggi (ieri), e la conferenza stato città lo ha confermato, solo le province, che possono peraltro fare anche solo il bilancio annuale e non pluriennale, e le città metropolitane possono rinviare il bilancio al 30 settembre. Non esiste poi una norma su una possibile proroga alla presentazione dei bilanci di previsione da parte dei comuni. Il termine dunque scade oggi (ieri 30 luglio) e sarebbe bene, per la comunità di Porto Torres, che si provvedesse nei tempi previsti dalla legge all’approvazione di quell’importante strumento di programmazione che è il bilancio di previsione, ad oltre 45 giorni dalle elezioni».

Secondo il senatore Lai «il sindaco di Porto Torres dovrebbe rammentare che rappresenta tutti i cittadini di Porto Torres, che svolge una funzione istituzionale e non più di sola rappresentanza dei militanti del suo partito. La funzione pubblica dell’informazione, nazionale e locale, ha un valore riconosciuto anche dalla Costituzione e il rispetto per quell’importante compito è dovuto da tutti i cittadini e in particolare da chi svolge alte funzioni di rappresentanza istituzionale, come un sindaco, anche quando le notizie pubblicate non piacciono o contengono errori. Le notizie date dalla Nuova sono peraltro corrette e ai giornalisti del quotidiano del Nord Sardegna vanno le nostre scuse, come comunità politica e come cittadini, e la nostra solidarietà e vicinanza per le offese preconcette e ingiustificate».

Il primo cittadino dopo le polemiche innescate dal suo post ha poi fatto marcia indietro sull’attacco alla stampa: «Questa mattina (ieri) avete letto sulla mia bacheca un post con cui ho voluto esprimere il mio dissenso verso il modo in cui La Nuova Sardegna sta raccontando in queste settimane la nostra esperienza politica e amministrativa. È un pensiero che ho espresso di pancia, dopo aver letto una ricostruzione molto parziale sull'approvazione del bilancio di previsione e sulle conseguenze che sarebbero potute scaturire per la mancata approvazione del documento (addirittura il commissariamento del Comune!). Se, come fa praticamente ogni giorno, la Nuova Sardegna avesse chiamato l'ufficio comunicazione dell'amministrazione per avere chiarimenti anche su questo argomento, gli amministratori non si sarebbero sottratti dal rilasciare pubblicamente spiegazioni puntuali. Ciò, invece, non è avvenuto. So che c'è chi si è sentito offeso dalle mie parole e questo mi dispiace. La libertà di stampa dei giornalisti è un valore universale, che va difeso. Ma credo che anche il diritto dei lettori e dei cittadini a ricevere un'informazione completa, e soprattutto imparziale, sia un valore altrettanto importante, universale e da rispettare».