A.B.
24 luglio 2015
Porto Cervo: sequestrati 135kg di pesce senza documentazione
Nella giornata di ieri, i militari dei Compartimenti Marittimi de La Maddalena e di Olbia hanno portato a termine una delicata operazione di verifica della tracciabilità del prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva
LA MADDALENA – Ieri (giovedì), nei Compartimenti Marittimi di La Maddalena ed Olbia, si è conclusa una delicata operazione per la verifica della tracciabilità del prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva che, ai sensi della normativa attualmente in vigore, non può essere destinato alla vendita, ma solo al consumo da parte del pescatore. In particolare, nella mattinata, i militari della Capitaneria di Porto di La Maddalena hanno monitorato gli spostamenti di due pescatori, che poco prima avevano catturato un esemplare di 80chilogrammi di Tonno Rosso. Questo grande pelagico che popola le acque dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo è sottoposto a particolare tutela e la sua pesca è regolata dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico, che collabora con gli Stati membri dell'Unione Europea.
I due hanno trasportato e successivamente venduto il pescato ad un noto ristorante di Porto Cervo. Il personale della Capitaneria di Porto di La Maddalena, assieme ad alcuni colleghi provenienti da Olbia e competenti per territorio ed un medico veterinario del servizio igiene alimenti di origine animale dell’Asl n.2, è subito entrato in azione ed ha sequestrato l’esemplare di tonno rosso, perché pronto alla commercializzazione, ma proveniente dalla pesca sportiva e non professionale. Infatti, il tonno era stato già preparato in tranci per essere proposto quale prelibata pietanza agli ospiti del ristorante, per il quale avrebbe avuto un valore di circa 6mila euro. Vista la dichiarazione del medico veterinario, che ne ha accertato l’idoneità al consumo umano, l’intero tonno è stato donato in beneficenza ad un'associazione di volontariato che opera in favore dei bisognosi.
Inoltre, durante il controllo sono stati trovati all’interno dei frigoriferi del locale 55chilogrammi di pesce privo della prevista documentazione di tracciabilità, per i quali è scattato il provvedimento di divieto di immissione sul mercato. Il proprietario del ristorante è stato sanzionato, ai sensi del Decreto Legislativo4/2012 e del Regolamento Ce 178/2002, con una sanzione amministrativa di 3500euro, mentre per i pescatori sportivi, colpevoli di aver venduto al ristorante l’esemplare di tonno rosso, è scattata una sanzione amministrativa di 2mila euro. L’attività di controllo rientra nel servizio che il Corpo delle Capitanerie di Porto–Guardia Costiera rende al cittadino per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca. Nel corso dell’estate, questo tipo di controlli, assieme ai controlli sui litorali ed in mare, sono espletati con sempre maggiore frequenza per consentire l’ottimale fruizione della stagione estiva a tutti i cittadini.
|