Quali turismi per "la vecchia porta d'oro"? L'eterno dilemma con una, nessuna e centomila risposte. L'ultima polemica sulla movida cittadina è scoppiata in occasione del Music Wellness Alghero, e a prendere posizione sono gli stessi titolari di hotel e attività turistiche
ALGHERO - Puntuale come un orologio svizzero, nell'estate algherese riscoppia la guerra della movida. Tutta questione di decibel? No, l'inquinamento acustico è solo una parte dell'annosa questione sugli spazi, i tempi e le regole da seguire nell'intrattenimento della Riviera del corallo. L'ultima polemica è scoppiata nei giorni scorsi in occasione del Music Wellness Alghero, un "villaggio" montato nel lungomare del Lido con appuntamenti sportivi di giorno
[LEGGI] e musicali la notte
[LEGGI], quest'ultimi poco graditi ai residenti e gli albergatori vicini.
Il risultato? E'intervenuta la Polizia che a tarda notte ha fermato i balli e mandato tutti a casa. Pare che le autorizzazioni non comprendessero tutte le attività svolte, e, probabilmente, nemmeno gli organizzatori si aspettavano un successo tale: si parla di circa 10mila persone nelle serate di venerdì e sabato. The "show must go on" proseguirà fino a stasera, a pochi decibel (quelli autorizzati per legge) e fino all'una (come norma prevede), con la festa di chiusura o "closing party" per dirla alla maniera ibizenca. Ibiza, regina della notte nel Vecchio Continente, nemmeno vicino ad Alghero che il suo scettro lo ha perso ormai da anni anche in Sardegna.
Quali turismi per "la vecchia porta d'oro"? L'eterno dilemma con una, nessuna e centomila risposte. La verità potrebbe stare nel mezzo: riuscire ad equilibrare le diverse esigenze o segmenti di accoglienza con le tante parti coinvolte: abitanti, albergatori, gestori di locali (bar e discoteche), ristoratori, negozianti. Tutti rivendicano la loro ragione rispetto ad orari, zone designate per gli eventi, decibel o servizi vari. Ora il Lido è diventata l'area più sensibile della città, sostituendosi nelle notti algheresi al centro storico, piazza Sulis e il Lungomare Dante. Inevitabili le guerre con le strutture ricettive, a colpi di esposti e carte bollate. Solo qualche imprenditore con una clientela più giovane plaude alla nuova vita di San Giovanni, la maggior parte tra loro è sul piede di guerra e rivendica contratti persi con gruppi e tour operator. L'amministrazione comunale sta predisponendo un piano acustico e pensando a nuove regole. L'estate è giovane, e la notte pure.