S.A.
14 luglio 2015
Il Piano Acustico divide Cagliari «Serve equilibrio tra le parti»
Il piano anti rumore messo a punto dalla Commissione urbanistica del Comune di Cagliari sta provocando reazioni contrastanti. Appello all´equilibrio da parte del consigliere Tocco
CAGLIARI - Perplessità e dubbi, ma anche aperture e piccoli passi avanti. Il piano anti rumore messo a punto dalla Commissione urbanistica del Comune di Cagliari sta provocando reazioni contrastanti. Abitanti dei rioni storici (dalla Marina sino a Stampace), turisti e popolo dei vacanzieri da un lato, commercianti e proprietari di spazi per il divertimento da un altro. Divisi su tutto. O quasi. Da qui l’esigenza di un disegno che incroci tutte le esigenze.
Il consigliere regionale e comunale Edoardo Tocco (FI) mette l’accento sulle problematiche sollevate dal piano uscito dal parlamentino. «Occorre che si trovi un equilibrio tra le diverse parti in gioco, con un piano acustico che possa andare incontro alle richieste degli abitanti e delle attività produttive, con particolare attenzione alle strutture destinate ai turisti – rimarca Tocco – Il placet al programma è un traguardo importante verso la definizione delle controversie. Da un primo sguardo al piano approvato dalla commissione appare però chiaro un innalzamento dei livelli di rumore massimo ammesso rispetto al regolamento ancora in vigore».
«Il centro storico è da anni preda di un drammatico inquinamento acustico – conclude Tocco - lo ha certificato la Regione sarda in Marina con tre mila ore di rilevamenti fonometrici per cui ha richiamato il Comune all'obbligo di legge di predisporre un piano di risanamento acustico. Occorre comunque portare le istanze di tutti gli attori per scongiurare il muro contro muro, soprattutto durante la stagione estiva. Ora si porti il provvedimento in aula, rimuovendo le inadeguatezze con il coinvolgimento degli abitanti e dei commercianti».
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