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PPP 28 agosto 2006
Denunciato bracconiere a caccia nel parco di Porto Conte
La forestale di Alghero ha colto in flagrante un cacciatore di frodo intento a controllare le trappole che aveva sistemato tra la vegetazione, nei pressi della Stalla, in piena riserva naturalistica
Denunciato bracconiere a caccia nel parco di Porto Conte

ALGHERO - Una volta tanto ad essere preso al laccio è stato il bracconiere. A.P., 52 anni di Ossi, è stato pizzicato dagli agenti della guardia forestale della stazione di Alghero, in chiaro atteggiamento di caccia in piena area Parco di Porto Conte, esattamente in località Mugoni- La Stalla. L’uomo, dopo aver scavalcato, con una scala a forbice, la recinzione del campeggio di Sant’Igori, dove possiede una piazzola, si è chinato per controllare se nelle trappole precedentemente sistemate tra la fitta vegetazione, fosse rimasto incastrato qualche cinghiale. E’ stato in questo momento che sono saltati fuori dalla vegetazione i forestali che hanno colto sul fatto il cacciatore di frodo dopo diversi giorni di appostamenti. I tre lacci in acciaio seminascosti tra gli alberi non erano infatti sfuggiti agli occhi degli uomini al comando di Cesare Stara. Così come gli agenti avevano notato che il terreno era cosparso di chicchi di grano per attirare i cinghiali che non mancano affatto nella zona. «Quando troviamo delle trappole, le lasciamo sul posto ma prima le rendiamo inoffensive – ha spiegato il comandante Stara – monitoriamo la zona e aspettiamo che si faccia vivo il cacciatore di frodo». Il bracconiere è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per esercizio di caccia con mezzi non consentiti ed in zona sottoposta a vincolo di parco naturale regionale. Le trappole sono state poste sotto sequestro. In genere questo sistema è finalizzato a catturare selvaggina, in particolare ungulati. Il cinghiale, una volta finito nella trappola, non ha scampo: viene strangolato dal laccio in acciaio nel tentativo di liberarsi, andando incontro ad una morte atroce.

Foto d'archivio



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