C.V.
7 luglio 2015
Decibel, l’inquinamento notturno è certificato
L’inquinamento acustico anche ad Alghero c’è e si registra soprattutto di notte piuttosto che di giorno. Anche per l'estate 2015 scoppiano le prime lamentele a causa dei decibel incontrollati. Riavviato l'iter per l'approvazione del Piano acustico
ALGHERO - Tutto come previsto e prevedibile. L’inquinamento acustico anche ad Alghero c’è e si registra soprattutto di notte piuttosto che di giorno. Queste sono le affermazioni fatte nel recente incontro tenutosi nell’aula del Consiglio Comunale di Palazzo Civico di via Columbano, dall’ing. Bardi, incaricato della redazione del piano di classificazione acustica sin dal 2005, davanti al Sindaco Mario Bruno, gli assessori Gabriella Esposito (Cultura) e Natasha Lampis (Attività produttive) e i rappresentanti della Consulta cittadina delle associazioni di categoria, di volontariato e dei comitati di quartiere. L’ingegnere ha mostrato tabelle e grafici dei rilievi fonometrici effettuati nel corso degli anni, in particolare in due stazioni, quella di via Garibaldi nei pressi della caserma della Guardia Costiera e in Piazza Sulis: sin dal luglio 2012, sono stati registrati livelli equivalenti di immissioni pari a 70 decibel con picchi superiori ai 90 (il limite di legge notturno è di 45 db).
Una situazione chiaramente fuori norma che richiede con urgenza dei piani di risanamento acustico. La città, nel piano acustico, è suddivisa in zone – ha spiegato il tecnico - con limiti di immissione stabiliti dalla legge nazionale che vanno da 45 db nelle aree urbane sino a raggiungere anche i 70 decibel, limiti massimi ammessi solo nelle aree industriali. Dopo l’esposizione dell’ing. Bardi ci sono stati diversi interventi da parte dei rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno ribadito la necessità, pur nel rispetto delle norme, di consentire delle attività di intrattenimento notturno necessarie per una città turistica. Diverso il parere espresso dai rappresentati del quartiere del centro storico che hanno sollecitato maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e chiesto che dentro la città murata venga consentito, all’esterno dei locali, solo musica senza amplificazione.
Anche il rappresentante del comitato di quartiere della Pivarada, costituito di recente, ha segnalato che nel quartiere si rileva il disagio dei residenti per la musica ad alto volume diffusa da taluni locali. Il rappresentante del Wwf, da anni impegnato sul fronte di quella che Il Quotidiano di Alghero ha ribattezzato “la guerra dei decibel”, ha messo sul tavolo della discussione alcune proposte. L’individuazione nel Puc di un’area per le attività rumorose dello svago compresa una nuova pista da motocross, magari nella zona industriale. Edifici e aree da far progettare a giovani architetti attraverso un concorso di idee di giovani professionisti per il divertimento dei giovani – ha affermato il rappresentante del Wwf. Una sfida che certamente sarebbe colta anche dagli studenti del Dipartimento di Architettura che già si sono cimentati con progetti di riqualificazione di alcune arterie stradali cittadine piuttosto squallide.
Ha concluso l’incontro il sindaco Mario Bruno segnalando l’assenza di diverse parti sociali e imprenditoriali che avevamo sollecitato la stessa Amministrazione comunale sul tema, ma che sono mancate all’appello (il riferimento è ai comitati a sostegno delle attività d'intrattenimento musicale notturno). Intanto l’iter del Piano acustico comunale va avanti, dopo l’immobilismo degli ultimi 10 anni, e con la spada di Damocle della procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea nei confronti dall’Italia per la mancata applicazione delle norme contro l’inquinamento acustico e le conseguenze per la salute pubblica. Ora il dibattito sui decibel – con l’accelerazione impressa dall’attuale giunta comunale - volta pagina: dalla “guerra” si passa alla “pianificazione” della città con il Piano e le sue zone acustiche. E c'è da aspettarsi che i diversi attori in campo cercheranno di attirare o allontanare da sé i decibel.
Nella foto: l'ing. Bardi a Sant'Anna
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