Red
4 luglio 2015
Sardo e Algherese: Corongiu e Sechi a Roma per l´Ue
La commissione, composta da quattro membri di nazionalità diversa, ha sentito una rappresentanza di esperti delle dodici comunità linguistiche presenti nel territorio dello Stato italiano. Tra questi l´algherese Carlo Sechi
ALGHERO - Si è concluso il lavoro svolto dalla Delegazione di esperti del Consiglio d'Europa, presenti a Roma dal 29 giugno al 3 luglio, per verificare lo stato di attuazione delle norme di tutela a favore delle minoranze linguistiche d'Italia. La commissione, composta da quattro membri di nazionalità diversa, il lettone Reinis Aboltins, l'inglese Craig Oliphant, la spagnola Carmen Santiago-Reyes e il polacco Krzysztof Zyman, ha sentito nei diversi giorni i rappresentanti del Governo italiano ed in particolare i portavoce dei ministeri agli Esteri, all'Interno, agli Affari regionali, dell'Istruzione e alla Difesa.
Ha sentito inoltre una rappresentanza dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), e ovviamente una rappresentanza di esperti delle dodici comunità linguistiche presenti nel territorio dello Stato italiano. Per la Sardegna è stato convocato Giuseppe Corongiu, per anni responsabile regionale dell'ufficio lingua sarda ed esperto di lingua sarda oltre che conoscitore della normativa regionale. Per la comunità catalana di Alghero è stato convocato Carlo Sechi, impegnato da anni in difesa delle lingue e culture di minoranza, sindaco di Alghero quando nel 1995 i rappresentanti della Commissione europea fecero visita in Sardegna e nella comunità catalana d'Italia.
Ha coordinato l'incontro con i rappresentanti delle 12 minoranze in Italia, il professor Domenico Morelli, presidente del Comitato nazionale federativo delle minoranze linguistiche d'Italia, che ha tratto le conclusioni e depositato un documento di sintesi. Giuseppe Corongiu e Carlo Sechi hanno evidenziano diverse imprecisioni presenti nella relazione del Governo è avanzato alcune proposte in materia di insegnamento, mezzi di comunicazione, uso sociale della lingua, uso della lingua nelle istituzioni e negli uffici pubblici, sollecitando una azione più forte e costante delle istituzioni pubbliche : Comuni e Regione. È stato sottolineato il ruolo insostituibile delle associazioni, di fatto escluse dai benefici e considerazioni delle diverse leggi regionali e nazionali. Il viaggio degli esperti di quest'anno è iniziato con una visita alle comunità grecaniche.
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