Sergio Ortu
22 agosto 2006
Le acque ingoiano l´ultima battana di Fertilia
Si tratta di una testimonianza storica che andrebbe recuperata e magari esposta in qualche locale della borgata dopo essere stata ristrutturata
ALGHERO - E’ colata a picco l’ultima “battana” istriana ormeggiata nel porticciolo di Fertilia. L’imbarcazione simbolo della marineria delle “venete genti” era di proprietà di uno degli ultimi pescatori istriani. La barca era ormeggiata da parecchio tempo e necessitava di manutenzione. Ma essendo ormai rimasta solo l’anziana vedova a custodire la vecchia barca del marito deceduto, il degrado è stato inevitabile. La battana è una piccola barca a fondo piatto, che si faceva muovere con un sol remo o anche con due con vogatore in piedi. Le estremità del remo avevano ambedue la forma di pala. Il remo veniva tenuto dal vogatore, seduto, con le due mani per la parte centrale che immergendolo in acqua con rapido movimento dai due lati faceva muovere l’imbarcazione. La poppa era tronca a specchio inclinato, che talvolta si restringeva a cuneo.Poteva essere armata con una vela al terzo. In questo caso il timone “timòn/timun” era maggiorato in modo da ricoprire la funzione di deriva per assicurare maggiore stabilità, come in altri tipi di imbarcazioni adriatiche. Le battane sono maggiormente sopravvissute nell´uso, grazie alla semplicità di costruzione, ai bassi costi di esercizio e alla buona funzionalità. Oggi sono munite di motore e talvolta anche cabinate. Proprio in occasione della giornata del ricordo 2006, l’associazione esuli A.N.G.V. aveva predisposto uno speciale annullo postale con l’immagine della battana. Erano infatti quasi tutti pescatori e non a caso i primi gruppi giunsero a bordo di pescherecci provenienti da Chioggia. Oggi l’ultimo cimelio giace a pelo d’acqua in attesa che qualcuno di occupi di portarlo a secco. Una testimonianza storica che andrebbe recuperata e magari esposta in qualche locale della borgata dopo essere stata ristrutturata.
Nella foto la battana affondata
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