S.A.
2 luglio 2015
«Piani 162, salvati i casi più gravi»
A dirlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru. La dotazione finanziaria per i piani della cosiddetta legge 162 per il 2015 è di 104 milioni
CAGLIARI - «Con l’approvazione ieri (martedì ndr) in Giunta della proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità (legge 162/1998) e l’avvio dei nuovi piani, l’Esecutivo ha adottato un provvedimento che servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e darà il via ai nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell’Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni».
A dirlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru, che precisa: «l’obiettivo resta quello di tutelare le situazioni di maggiore gravità e di gravissima disabilità, per la quale non ci sono state riduzioni di contributo, pur senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi». La dotazione finanziaria per i piani della cosiddetta legge 162 per il 2015 è di 104 milioni.
«La Giunta non ha fatto altro che spendere quanto indicato in Bilancio – ha proseguito l’assessore Arru – applicando una modesta riduzione su base annua, su una platea molto ampia di 30 mila piani, con equità e gradualità nella valutazione delle singole situazioni”. Per questo motivo la Giunta ha dato il via libera anche alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza.
Sperimentazione».
«Questi ultimi sei mesi del 2015 – ha concluso il titolare della Sanità – serviranno per sperimentare il nuovo percorso che si vuole avviare per dare risposte più efficaci per la non autosufficienza: con una distribuzione equa delle risorse, grazie anche alle nuove schede di valutazione, che potranno restituire una immagine più veritiera e realistica delle condizioni nelle quali si trovano le persone beneficiarie, e a vantaggio di chi è in situazione di maggiore difficoltà».
Nella foto: Luigi Arru
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