S.I.
2 luglio 2015
Legge 162, famiglie contro Regione «Tagliati in 30mila: mai successo»
«Adesso aspettiamo il parere obbligatorio e dovuto del Consiglio Regionale, in particolare della Commissione Sanità, sperando che ci sorprenda positivamente»
CAGLIARI - «Pubblicata la delibera di Giunta Regionale sui piani personalizzati per le persone con disabilità, la 33/11 del 30 giugno 2015 , ottenuta la proroga dei piani in corso fino a dicembre 2015, attivazione dei piani per i nuovi casi a partire da ottobre 2015 – in gravissimo ritardo – e, la novità rilevante negativa, tagli per coloro che sono al di sotto dei 70 punti». Cosi per il Comitato Famiglie 162 Rita Polo, Francesca Palmas, Antonio Murgia, Albino Orrù, Antonino Stroscio che si scaglia contro la Giunta Pigliaru.
«Circa 30 mila progetti tagliati…Non era mai successo. Con nessuna giunta. Non è giusto, lo abbiamo detto ai delegati dell’Assessore (lui non ci ha ricevuto) e lo ripetiamo. Un gravissimo errore, non per la quantità ma per il brutto segnale. Segnaliamo tra l’altro che più di 2400 bambini e minori disabili gravi avranno il loro progetto tagliato, mai successo prima. I tagli sono i seguenti (su base semestrale): 150 euro per i bambini e gli adulti con disabilità grave da 69 a 64 punti, 225 euro per i bambini e gli adulti con disabilità grave da 63 a 49 punti, 250 euro per i bambini e gli adulti con disabilità grave da 48 punti in giù. Poi, per gli anziani da 65 anni in su, ecco i tagli (sempre su base semestrale): 75 euro per gli anziani disabili gravi da 69 a 64 punti, 112,50 euro per gli anziani disabili gravi da 63 a 55 punti, 140,62 euro per gli anziani disabili gravi da 54 a 48, 187,50 euro per gli anziani disabili gravi sotto i 48 punti.»
Perché questi tagli? Perché? Un esempio: un bambino Down o un ragazzo con autismo minorenne gravemente disabili ricadenti nell’area 69-64 punti avranno un taglio di 25 euro al mese al loro progetto personalizzato.
«Ci chiediamo come questo “misero” taglio mortificante possa risanare le finanze pubbliche della Regione, considerando che la spesa regionale per l’istituzionalizzazione dei disabili rimane intorno ai 70 milioni di euro e la spesa farmaceutica è gravemente impropria per piu di 40 milioni di euro, o se invece non sia un segnale di distanza da parte delle Istituzioni nei confronti di migliaia di persone con difficoltà. Non si possono fare per le persone con disabilità grave solo calcoli ragioneristici, come spesso ci ricordano i vari tribunali amministrativi dal TAR alla Cassazione, ma bisogna conoscere, capire, entrare nel merito, essere competenti. E noi, come genitori, lo siamo molto molto. Fino all’ultimo abbiamo sperato, proposto, chiesto in maniera formale e informale che non ci fosse nessun taglio, che i due - tre milioni mancanti si potessero assolutamente ricavare senza affossare nessuno. Ma non siamo stati ascoltati, dalla Giunta. Adesso aspettiamo il parere obbligatorio e dovuto del Consiglio Regionale, in particolare della Commissione Sanità, sperando che ci sorprenda positivamente».
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