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Antonio Sini 27 giugno 2015
Sul tetto d´Italia come nel ´70
La Dinamo Banco di Sardegna nel giro di un mese ha stravolto le serate di una regione intera. Ora tutti si vogliano complimentare con lei, Renzi li invita a Palazzo Ghigi. Per i bianco-blu una stagione storica: Supercoppa Italiana, Coppa Italia e Campionato
Sul tetto d´Italia come nel ´70

Dopo la stellare vittoria della Dinamo Banco di Sardegna Sassari a Reggio Emilia che l'ha consacrata Campione d'Italia, il basket ha restituito alla Sardegna l'orgoglio che da sempre gli appartiene. Si scrive Dinamo Sassari, ma si legge orgoglio sardo. E pare proprio essere una specificità tutta nostra, quella di condividere le gioie e le grandi imprese. Come il Cagliari di Gigi Riva nel 1969-70 passò alla storia per aver vinto uno scudetto, anche la Dinamo di Meo Sacchetti è entrata di prepotenza nel firmamento del basket che conta, quello che fa storia, sbaragliando il fronte della concorrenza, fatta di squadroni costruiti con cifre iperboliche. La Dinamo Banco di Sardegna nel giro di un mese ha sconvolto le serate di una regione intera. Sotto l'incedere incalzante delle partite giocate ogni due giorni, la Sardegna si è stretta intorno alla sua squadra, che di colpo e per magia non è stata solo la squadra di Sassari.

La squadra dei sardi, composta da giocatori di caratura internazionale, si è messa in testa di provare a vincere, contro tutto e tutti. E se vogliamo dirla tutta, anche i commentatori radio-televisivi sono apparsi schierati in maniera inequivocabile verso i giocatori reggiani. Ma tant'è la forza dei giocatori sassaresi, ha battuto anche loro, e la loro spocchiosa voglia di aver visto sin dall'inizio solo una strepitosa Reggio Emilia, che partita fortissimo, si era portata nel primo quarto sul 21 a 4. Partita chiusa! Ma dove? Non certo nella testa di coach Sacchetti che ai suoi giocatori ha detto che la partita iniziava proprio ora! E così è stato. Con un susseguirsi di emozioni, di grossi gesti tecnici, e alla fine i campioni d'Italia sono proprio stati loro. E il popolo sardo è esploso di gioia incontenibile. Da Sassari a Cagliari, è stata festa, è stato tripudio.

Che la Dinamo Sassari sia diventata il vessillo dei sardi lo dimostrano i dati di ascolto della partita trasmessa su Rai sport e ieri sulla terza rete. Quasi settecentomila spettatori incollati davanti ai televisori, una share del 3,10%, con una media del 5,19%, con punte intorno alle ore 23 dello 6,60%. Per Sardegna un dato strabiliante, un sardo su due ha seguito l'impresa della Dinamo. E ne è valsa la pena, e tutti ringraziano la modestia dei giocatori, di coach Sacchetti, del Presidente Sardara che nei loro commenti hanno sempre avuto parole di ringraziamento per tutta la Sardegna, per il popolo sardo che per una sera è salito in vetta al campionato insieme ai giocatori che l'hanno rappresentata. Un grande esempio di programmazione, di gestione, di conduzione e lungimiranza per tutta l'Italia. E il pensiero vola alla gestione della Dinamo ai tempi di Dino e Sergio Milia, dei fratelli Massimo e Pinuccio Mele, anche loro hanno gettato le basi per le fondamenta di una impresa che ancora oggi sa di inverosimile.
16:02
Nella gara valevole come recupero della quarta giornata di andata della Serie C regionale, la capolista ha vinto per 91-73. Gli algheresi restano a quota 4



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