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Cor 8 agosto 2006
Beni demaniali: tutti pronti a prendersi i meriti
Ma per Sechi e Tilloca oggi una cosa è certa: è stata la forte e decisa determinazione del Presidente della Regione Soru che ha sbloccato questa situazione
Beni demaniali: tutti pronti a prendersi i meriti

ALGHERO - «Ora sono tutti pronti a prendersi i meriti del passaggio dei beni demaniali di Fertilia dallo Stato alla Regione, ad iniziare dagli attuali amministratori comunali per finire con i comitati di quartiere ed associazioni varie». Su questa partita molte amministrazioni comunali, nel corso degli ultimi decenni, a parole si sono fatte promotrici del passaggio dei beni demaniali di Fertilia al patrimonio del comune. «A parte la “gazzosa” poi nulla di concreto si è realizzato - dichiarano i consiglieri comunali di Alghero Viva, Carlo Sechi e Pino Tilloca, ricordando che - solo negli anni 1994/1998 con l’amministrazione Sechi, si è cercato di porre fine a questa situazione intavolando una seria trattativa con la IGED, società che gestiva per conto del Ministero delle Finanze i beni degli enti disciolti quale appunto era l’Egas di Fertilia». Ma per Sechi e Tilloca oggi una cosa è certa: «è stata la forte e decisa determinazione del Presidente della Regione Soru che ha sbloccato questa situazione, la battaglia portata avanti dal governatore già con il governo Berlusconi ha avuto una svolta con l’attuale governo Prodi (è stato infatti il ministro Lanzillotta che ha caldeggiato e favorito la dismissione del patrimonio demaniale dello stato alla Regione). In virtù di questo accordo ora i beni demaniali dello Stato passeranno al demanio regionale. Spetta ora alla Amministrazione Comunale presentare un piano di utilizzo per fini pubblici (ambito sociale, culturale, sportivo, ricreativo) senza il quale è impensabile che la Regione possa passarli alla comunità algherese». L’impegno di Alghero Viva, sarà quello di sollecitare l’amministrazione comunale a predisporre un piano, sul quale i due consiglieri si dichiarano pronti a dare il loro contributo. Ma i consiglieri comunali Carlo Sechi e Pino Tilloca si faranno promotri da subito, presso la Presidenza della Giunta Regionale, «affinchè il passaggio dei beni non si limiti solo a quelli con destinazione sociale, culturale, sportiva e ricreativa, ma riguardi anche il grande e consistente patrimonio abitativo e commerciale sul quale si continuano a mantenere forti preoccupazioni per il degrado in cui versa e per favorire un rilancio della borgata consentendo agli attuali locatari di intervenire per un recupero e un risanamento di un patrimonio che non ha solo valori commerciali e residenziali, ma anche un alto valore storico e architettonico».



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