ALGHERO - «I sottoscritti Antonello Fiori, Tiziana Lai, Donatella Manunta eletti nel Consiglio Direttivo del Comitato di Guardia Grande-Corea il 7 febbraio 2015, e Fabio Corveddu primo dei non eletti nel Consiglio Direttivo, intendono con la presente comunicare quanto emerso durante l’assemblea del 3 giugno 2015 e chiarire lo stato di fatto all’interno del Consiglio Direttivo alla luce delle norme statutarie e dei fatti recentemente accaduti. Ciò si rende necessario poiché sei dei nove componenti del Consiglio Direttivo hanno disertato l’assemblea pubblica del 3 giugno (regolarmente convocata il 29 maggio 2015) e questo non ha reso possibile un confronto e il naturale passaggio di consegne agli altri membri del Comitato».

Inizia così la lettera inviata dalla presidente dimissionaria del Comitato Tiziana Lai, da due componenti del Consiglio Direttivo (Antonello Fiori e Donatella Manunta) e dal primo dei non eletti, Fabio Corveddu, teorico subentrante in caso di dimissioni. I quattro spiegano come, durante l'assemblea, siano emerse dai racconti dei consiglieri uscenti «diverse irregolarità, ampiamente documentate, inerenti l'operato di alcuni membri del Comitato, cui si aggiunge la testimonianza di Fabio Corveddu, primo dei non eletti nel Consiglio Direttivo. Quest'ultimo, invitato a partecipare ad una riunione organizzata dal vicepresidente Davide Maffei per il 30 maggio 2015 (organizzata evidentemente in fretta e furia, non rispettando le norme statutarie e non avendo titolo per indire la stessa) per subentrare al presidente Tiziana Lai (a detta loro consigliere dimissionario), riferisce di non essere stato messo al corrente dei fatti fin lì accaduti», viene spiegato nello scritto.

Per questi motivi, Corveddu ha deciso di rinunciare al subentro nel Consiglio Direttivo, formalizzando le sue dimissioni. «I consiglieri ribadendo il loro attaccamento al Comitato e al territorio, a cui si sentono profondamente legati, sottolineano con dispiacere come la restante parte del Consiglio si sia volutamente sottratta ad un confronto pubblico, rendendo così maggiore la distanza tra loro e il resto della borgata. Preme ricordare che i membri uscenti sono le tre cariche sociali più importanti del comitato (Lai presidente, Manunta segretario e Fiori tesoriere) e che proprio per il ruolo istituzionale da essi rivestito nella gestione dello stesso, nonostante l'evidente divergenza emersa tra le parti, intendono favorire la chiusura di questa dolorosa vicenda nella maniera istituzionalmente più corretta. Per questo motivo si ribadisce e si sottolinea la totale disponibilità alla cessione della documentazione in possesso, inerente l'attività del Comitato, nelle sedi e nelle modalità opportune», concludono i quattro firmatari del documento.