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Sergio Ortu 6 agosto 2006
Beni demaniali: svolta storica per Fertilia
I beni di Fertilia alla Regione grazie all´intesa raggiunta da Soru con il Governo sui beni demaniali
Beni demaniali: svolta storica per Fertilia

ALGHERO - Potrebbe esserci una svolta storica per il futuro dei beni demaniali di Fertilia. Nel lungo elenco di beni statali che passeranno alla Regione grazie al recente vertice tra il presidente Renato Soru e il Governo per la ratifica di un intesa Stato-Regione sullo specifico argomento, figura anche il patrimonio immobiliare della borgata algherese. Un patrimonio che comprende l’intera fetta storica di una delle più importanti città di fondazione della Sardegna. A dare conto dell’importante traguardo il consigliere comunale e abitante di Fertilia Mauro Manca che spiega come per un soffio si stava per perdere questo importante treno per il recupero immobiliare di Fertilia. «Successivamente ad una mia interrogazione consiliare -spiega l’esponente dell’Udc- ho investito della situazione di Fertilia il rappresentante di Alghero in consiglio regionale Mario Bruno, chiedendo di verificare se nella richiesta che la Regione stava formulando al Governo figurasse anche Fertilia». Grazie quindi ad un lavoro sinergico al di la del colore politico e squisitamente partito dal buon senso e con l’obiettivo di perseguire l’interesse comune si è lavorato perché anche i beni di Fertilia venissero coinvolti nell’operazione. «Non è dato sapere -prosegue Manca- se nel computo generale saranno inclusi tutti gli immobili della borgata, ma quasi certamente saranno inclusi gli edifici di utilità sociale quali ex cine-teatro, campo sportivo, palazzo Doria e gli edifici commerciali.Auspico comunque che l’intero patrimonio immobiliare passi alla Regione nell’interesse generale in modo da poter risolvere tante situazioni burocratiche farraginose». Naturalmente se il passaggio dei beni alla Regione sarà operativo come auspicato dovrà giocare un determinante ruolo anche il Comune che sicuramente sarà chiamato a gestirli. E su quest’ultimo aspetto c’è da evidenziare che l’ente locale ha più volte manifestato questo tipo di volontà.



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