A.B.
11 giugno 2015
A San Teodoro Walkner vince il Sardegna Rally Race 2015
Il podio dell’ottava edizione completato da Armand Leon e Helder Rodrigues. Sfortunato Botturi, costretto al ritiro nel corso della terza tappa, e rallentato da una caduta Marc Coma. Grande l’impressione destata dai giovani. Oltre a Walkner e Monleon, Jacopo Cerutti è sesto e stacca il biglietto per la Dakar 2016
SAN TEODORO - La “San Teodoro-San Teodoro” viene accorciata di una manciata di chilometri. Un camion si è rovesciato lungo il percorso dell’ultima tappa. Solo una delle due prove speciali ne risente, ma i concorrenti no, anzi, non vedono l’ora, ormai, di salire sul podio. Ad Armand Monleon piacerebbe modificare “leggermente” la classifica della vigilia, magari in suo favore, ma Matthias Walkner non è ovviamente in giornata di regali, e tantomeno abbassa la guardia. Monleon vince la penultima Speciale, recupera 2', e conclude al secondo posto l’ultima, alle spalle di Gonçalves. Walkner, ormai con il solo scopo di proteggere il primato da eventuali rischi, tira i remi in barca e si preoccupa soltanto di passare indenne attraverso le ultime trappole del Rally. I primi due posti sono congelati dalla quarta tappa, quando Botturi si è ritirato, e l’epilogo del “Sardegna Rally Race” porta per la prima volta sul podio finale di San Teodoro un austriaco. Matthias Walkner, 29 anni, ex campione del mondo della “MX3”, è il pupillo di Heinz Kinigadner, il leggendario pilota austriaco campione del mondo di motocross nel 1984 e 1985, che l’ha portato alla squadra ufficiale Ktm facendolo debuttare in Grecia e Marocco. Il 7 gennaio, Walkner ha vinto la sua prima tappa della Dakar, e l’11 giugno la sua prima prova di Campionato del Mondo Cross-Country Rally, il Sardegna Rally Race.
In mezzo a tanti giovani in bella evidenza, la “sorpresa” dell’ultimo giorno di gara del Sardegna è il podio conquistato da Helder Rodrigues. Il portoghese, un “senatore”, già campione del mondo 2011, partecipava per la prima volta ad una prova di Mondiale dal “ritorno” nella squadra ufficiale Yamaha, ed aveva sofferto i primi giorni di gara a causa di un attacco influenzale. Ripresosi in fretta, Rodrigues ha dapprima mantenuto un profilo “discreto”, ma poi, vistane la possibilità, è partito all’attacco dell’ultima tappa ed è riuscito a salire sul podio. Meno fortunati i suoi colleghi “anziani”. Paulo Gonçalves si è dato un gran da fare, ha vinto due Speciali e due tappe, e ha sfilato tutte le posizioni della classifica fino scivolare al quarto posto a causa di un paio di situazioni critiche. Marc Coma, che invece aveva deciso di controllare la gara e caccia di punti per il Mondiale che lo vede in testa, ha commesso un piccolo errore durante la terza tappa, ed è caduto il penultimo giorno. Il quinto posto del “Re” arriva al termine di una gara non pienamente soddisfacente e conclusa con un polso dolorante, ma vederlo correre in Sardegna, come ovunque, è uno spettacolo ineguagliabile. Il più contento dei “miti” del Motorsport è certamente Carlos Checa, il campione del mondo della Superbike che debuttava nei Rally-Raid. L’ospite d’onore del Rally ha suscitato l’ammirazione dei colleghi per la caparbietà con la quale ha superato ogni difficoltà, compreso un piccolo infortunio della vigilia, e garantisce di aver vissuto un’avventura davvero speciale.
Jacopo Cerutti, 26enne di Como, anch’egli al debutto, è l’ultimo arrivato ma non un ultimo arrivato. È dotato di una grande tecnica e possiede già quella “intelligenza di gara” necessaria per primeggiare in una disciplina difficile come questa. Terzo al termine della seconda tappa, Cerutti è stato ritardato da un problema alla “scatola” del road book in quella successiva, è scivolato in nona posizione ed è risalito fino alla sesta all’arrivo di San Teodoro. Colpo grosso, Cerutti vince l’ambito premio del “Dakar Challenge”, l’iscrizione gratuita alla Dakar Perù-Bolivia-Argentina 2016. Il Sardegna Rally Race è stato un rally all’altezza della sua fama. Partito ancora una volta con il record stagionale di partecipanti, l’ottava edizione è approdata a San Teodoro con un sensazionale carico di emozioni. È stata una gara avvincente e combattuta, molto equilibrata e soprattutto, bellissima. Il rally organizzato da Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu è stato anche, immancabilmente, bersagliato da piccoli problemi, che tuttavia non hanno potuto impedire a Bike Village di far vivere ai partecipanti un’avventura indimenticabile alla scoperta delle bellezze incomparabili del Paradiso che li ha ospitati.
Partenza lampo di Pedrero e Gonçalves. Ma lo spagnolo, che ha vinto la prima prova speciale, viene penalizzato per un “eccesso di velocità” e scende al 15esimo posto, e durante la notte la rilettura della traccia del Gps rivela che il portoghese è uscito dal percorso. Nessuna premeditazione, naturalmente, ma scatta la penalità ed in testa alla corsa passa Monleon. Il secondo giorno, Pedrero, ormai fuori dai giochi, vince tutto, prove speciali e tappa, ma è Botturi, in ritardo nella prima tappa, che aggredisce il rally e ribalta clamorosamente la situazione critica. Il bresciano recupera cinque minuti e conquista la testa della corsa, davanti a Coma ed al sorprendente giovane Cerutti, al debutto. Monleon e Gonçalves vincono le prove speciali della terza giornata, e quest’ultimo vince la tappa, ma ancora una volta l’operazione più importante è compiuta da Botturi che, volando da apripista riesce a contenere lo svantaggio di partire tra i primi e conserva la leadership del Sardegna Rally Race. Coma commette un piccolo errore di navigazione e scende momentaneamente dal podio, sale Walkner, che si porta ad una manciata di secondi da Botturi, e resta in contatto anche Monleon. La quarta tappa, conclusione della Marathon di due giorni senza assistenze al bivacco di Sa Itria, è quella del grande colpo di scena. A causa di una mousse danneggiata, Botturi resta senza gomma posteriore ed è “out”. Walkner e Monleon si spartiscono le vittorie delle prove speciali del giorno, l’austriaco vince la tappa e balza al comando del rally. Monleon è secondo e Coma torna sul podio. E poi arriva l’epilogo di San Teodoro. Gonçalves vince l’ultima tappa, ma sul podio di San Teodoro salgono Walkner,Monleon e Rodrigues.
La Classifica Finale: Walkner (Ktm) in 16h30'26”; 2) Monleon (Ktm) a 2'33”; 3) Rodriguez (Yamaha) a 5'05”; 4) Goncalves (Honda) a 9'10”; 5) Coma Camps (Ktm) a 10'25”; 6) Cerutti (Honda) a 14'18”; 7) Viladoms (Ktm) a 21'29”; 8) Faria (Ktm) a 23'24”; 9) Casteu (Ktm) a 23'57”; 10) Vecchi (Ktm) a 25'55”; 11) Pavan (Beta) a 30'44”; 12) Van Beveren (Yamaha) a 31'44”; 13) Pedrero (Sherco) a 36'10”; 14) Thain (Husqvarna) a 38'05”; 15) Gerini (Honda) a 38'06”; 16) Lucchese (Yamaha) a 43'46”; 17) Graziani (Beta) a 45'42”; 18) Quintanilla (Ktm) a 55'37”; 19) Uslenghi (Husqvarna) ad 1h09'27”; 20) Klymciw (Husqvarna) ad 1h23'22”; 21) Cucchi (Ktm) ad 1h33'58”; 22) Bright (Ktm) ad 1h38'11”; 23) Metelli (Husqvarna) ad 1h43'41”; 24) Mandrelli (Ktm) ad 1h47'20”; 25) Rossini (Ktm) ad 1h50'07”; 26) Agazzi (Honda) ad 1h52'51”; 27) Verkade (Husaberg) a 2h08'07”; 28) Checa (Beta) a 2h12'44”; 29) Suesse (Ktm) a 2h13'24”; 30) Colombo (Sherco) a 2h14'52”.
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