Sin dalle prime luci dell’alba e per tutta la giornata del 10 Giugno i militari del Comando di Olbia, congiuntamente a personale militare del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Siniscola, hanno effettuato le attività di verifica presso noti complessi alberghieri in località Cala Ginepro constatando la presenza, in due diversi locali, di prodotti alimentari scaduti per un ammontare complessivo di 363 chili circa
OLBIA - Si è conclusa nella tarda serata di mercoledì un’operazione svolta dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia, nell’ambito della attività di controllo sulla filiera della pesca, che si è concentrata principalmente nello svolgimento di specifici controlli presso rinomate strutture alberghiere di Cala Ginepro, lungo il litorale di Orosei. Sin dalle prime luci dell’alba e per tutta la giornata del 10 Giugno i militari del Comando di Olbia, congiuntamente a personale militare del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Siniscola, hanno effettuato le attività di verifica presso noti complessi alberghieri in località Cala Ginepro constatando la presenza, in due diversi locali, di prodotti alimentari scaduti per un ammontare complessivo di 363 chili circa.
Nello specifico sono stati rinvenuti circa 63 chili di prodotto ittico confezionato scaduto, in alcuni casi da più di un anno, nella cella congelati di detto complesso alberghiero, mentre i restanti 300 chili di derrate alimentari erano depositati in un sottoscala del locale biancheria. I prodotti rinvenuti oltre ad essere conservati per terra erano immagazzinati promiscuamente in contrasto con le più elementari norme igienico sanitarie. Il personale militare impiegato pertanto, grazie al supporto tecnico dello locale ASL di Nuoro, prontamente intervenuta e che ha certificato le pessime condizioni di conservazione della merce, ha proceduto al sequestro penale di tutto quanto rinvenuto, deferendo all’Autorità Giudiziaria il responsabile del reato di cattivo stato conservazione di prodotto alimentare previsto dall’articolo 5, lett. B) della legge 283/1962.
In tarda serata, inoltre, presso una pescheria sottoposta a verifica, il personale della Direzione Marittima di Olbia impiegato nell’attività di controllo ha rinvenuto due esemplari di Tonno Rosso privi di qualsiasi tipo di documentazione, accertando pertanto la violazione del Regolamento Comunitario 302/2009, come punito dal D. Lgs. 04 del 09 Gennaio 2012. Per questo motivo si è provveduto al sequestro amministrativo dei due esemplari, per un totale di circa 115 kg, e ad elevare una sanzione amministrativa di € 2000. Dopo una verifica sanitaria del prodotto ittico effettuata dalla ASL di Olbia, che ne ha certificato l’idoneità al consumo umano, gli esemplari sono stati donati in beneficenza ad associazioni di volontariato della città di Olbia.