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S.I. 9 giugno 2015
Mondiale Cross-Country Rally: a Pedrero le 2 speciali
Sembra già una vita, ma è soltanto la seconda tappa del Sardegna Rally Race. Forse perché, già al secondo giorno, e tutto in un lungo giorno, i piloti hanno affrontato la frazione più lunga del Rally, disputato due prove speciali, e attraversato scenari geografici e… meteo completamente diversi
Mondiale Cross-Country Rally: a Pedrero le 2 speciali

PULA - Sembra già una vita, ma è soltanto la seconda tappa del Sardegna Rally Race. Forse perché, già al secondo giorno, e tutto in un lungo giorno, i piloti hanno affrontato la frazione più lunga del Rally, disputato due prove speciali, e attraversato scenari geografici e… meteo completamente diversi. Due le prove speciali, sì. Entrambe di circa cento chilometri, la prima affrontata nelle prime ore del mattino, e la seconda a seguire dopo un particolarissimo servizio di assistenza di metà tappa. La carovana del Sardegna Rally Race ha, infatti, avuto il privilegio di essere “ospite” del moto club Gonnesa, che sulla affascinante “terrazza” di Porto Paglia, affacciata sul mare dell’Ovest, ha allestito un vero e proprio happening, completo del tradizionale e irrinunciabile barbecue sul quale sono andati arrosto orate e tonni appena pescati.

Il tema del giorno era “capire” come si evolve la corsa che incoronerà a San Teodoro il vincitore della ottava edizione del Rally Mondiale inventato e organizzato da Bike Village. Priviamo a pensare ad una prima “scrematura” delle forze in campo. Il più “attivo” nelle prime fasi del Rally era stato il portoghese Paulo Gonçalves. Oggi, tuttavia, il fortissimo Campione Portoghese non ha “digerito” il menù del giorno del “SRR15”. L’errore è dietro l’angolo, e in Sardegna, come sappiamo, un errore si paga sempre caro, per esempio passando dall’altare alla polvere e scendendo dal tetto alla cantina del Rally.

Dunque, innanzitutto la seconda tappa è l’occasione del riscatto per Joan Pedrero. Il “marcantonio” catalano aveva pagato caro un “eccesso di velocità”, e di conseguenza la sua classifica è condannata. Ma Pedrero si è tolto almeno la non secondaria soddisfazione di portare la sua Sherco al successo in entrambe le speciali del giorno, imponendo in entrambe un ritmo insostenibile per gli avversari. Non ci piace parlare di vincitori morali, ma sicuramente Joan è uno dei protagonisti assoluti della seconda giornata del Rally.
Un altro motivo essenziale dello sviluppo del Rally era capire fino a che punto il più forte dei Piloti italiani, Alessandro Botturi, aveva risentito della non brillantissima performance della prima tappa. Poco, è la risposta. Anzi si direbbe che in questo caso il bresciano ha mandato a segno una vera e propria operazione-vendetta. Botturi è stato il Pilota più redditizio in entrambe le prove speciali, al punto da riuscire, al termine della tappa, a ribaltare completamente la situazione e a salire in cattedra e conquistare la testa della Corsa. “Operazione” stupenda, e ancor più riuscita se si pensa che Botturi si era proposto di uscire allo scoperto solo a partire dalla terza tappa. La velocità di Botturi è evidente soprattutto nella sicurezza con la quale il Pilota affronta la lettura del road book, una forma di talento che gli concede il vantaggio di poter tenere un ritmo altissimo.

Ma l’impresa di Botturi non è il solo “titolo” della seconda tappa. Certamente un altro Pilota si è catapultato al centro del palcoscenico del Sardegna Rally Race. Si tratta si Jacopo Cerutti, il giovanissimo Pilota che ha scoperto quest’anno di avere uno straordinario talento per una delle discipline più difficili del fuoristrada. In Sardegna è un talento che non si può solo ipotizzare, deve essere “provato”, e a Cerutti va un doppio merito. Il primo è quello di essere riuscito, in una situazione del tutto nuova per lui, a non commettere alcun peccato “mortale”, leggi un errore di navigazione. Il secondo quello di essersi proiettato senza timori reverenziali al centro dell’arena “infestata” dai leoni. Morale: Jacopo Cerutti esce dalla difficilissima seconda tappa con un risultato straordinario, il podio provvisorio.

Il “sottotitolo” finale, non meno importante, è dedicato a Marc Coma. L’Asso catalano, il Pilota che ha vinto tutto e che nessuno riesce a battere, sta disputando una delle sue stagioni chiave. È all’assalto di una serie di record che lo manderanno in prima pagina sul libro di storia del Rally-Raid. Vincere il Sardegna Rally Race, per la quarta volta, sarebbe una parte del suo record. Ma ancor più importate, per lo spagnolo, è mantenere la guida del Mondiale che lo vede in testa. Insomma, con due “piazzamenti”, Marc Coma occupa la seconda posizione della classifica provvisoria del Rally di Bike Village, e francamente, conoscendo un poco l’impostazione tattica del Pilota, il risultato parla da solo.

Overall After Stage 1: 1. BOTTURI (Yamaha) in 7:35'43; 2. COMA CAMPS (Ktm) a 1'29; 3. CERUTTI (Honda) a 3'36; 4. WALKNER (Ktm) a 3'38; 5. MONLEON (Ktm) a 6'29; 6. RODRIGUEZ (Yamaha) a 7'48; 7. VILADOMS (Ktm) a 10'13; 8. PEDRERO (Sherco) a 10'14; 9. COMINOTTO (Husqvarna) a 10'18; 10. CASTEU (Ktm) a 11'54; 11. FARIA (Ktm) a 14'41; 12. VECCHI (Ktm) a 16'25; 13. VAN BEVEREN (Yamaha) a 16'33; 14. LUCCHESE (Yamaha) a 17'52; 15. PAVAN (Beta) a 17'59; 16. GONCALVES (Honda) a 19'13; 17. GRAZIANI (Beta) a 21'00; 18. QUINTANILLA (Ktm) a 23'14; 19. GERINI (Honda) a 28'51; 20. THAIN (Husqvarna) a 30'18



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