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A.B. 7 giugno 2015
Sardegna Rally Race 2015: prima tappa a Goncalves
Navigazione difficile, Alessandro Botturi apre, Joan Pedrero vola, ma entrambi pagano dazio. La vittoria va al pilota della Honda
Sardegna Rally Race 2015: prima tappa a Goncalves

PULA - La prima tappa “vera” del “Sardegna Rally Race 2015” introduce subito i suoi “ospiti”, senza esitazioni, alla caratteristica principale del Rally sardo: la navigazione. Sui 200chilometri in totale (160 dei quali di Prova Speciale con un’interruzione di 15' per un’assistenza “volante” alla miniere di Rosas), lo spettacolo del Rally è sontuoso. Lo scenario è ricavato dalla storia mineraria dell’Isola, un dedalo di piste, sentieri e sterrati, che attraversano una delle aree economicamente più importanti della Sardegna sino a solo qualche decennio fa. Oggi, la vegetazione mediterranea ha ripreso il sopravvento sul “controllo” umano, e la natura torna a vincere sull’intervento dell’uomo. Passare attraverso questi luoghi è un po’ rivivere l’avventura dell’epopea mineraria della Sardegna in una chiave che nel Rally è ora avventura ed esplorazione. Dal punto di vista sportivo il contesto diventa complicato. Velocità, navigazione e rendimento complessivo stanno in una condizione di equilibrio estremamente precario e la corsa si anima della sua particolarissima caratteristica.

Alessandro Botturi, partito immediatamente alle spalle di Gerini, è ben presto obbligato ad aprire la pista e ad incaricarsi di far gravare interamente sulle sue pur possenti spalle il compito di navigare la tappa. Ma il “Gigante di Lumezzane” paga il difficile onere perdendo terreno ogni chilometro che passa. Pur non commettendo alcun errore, Botturi è in ritardo di 3' già all’intervallo del punto di assistenza, ed alla fine della Speciale il suo ritardo sale a quasi 5'. Ne approfitta Joan Pedrero che, trovando la pista battuta, può tenere un ritmo più alto. All’arrivo della Prova Speciale “Delle Miniere” il miglior tempo è il suo, di pochi secondi appena inferiore al “crono” di Paulo Gonçalves, apparso da subito molto determinato a riscattare le non troppo fortunate prove di apertura del Mondiale. Alla conclusione della difficile Prova Speciale, Pedrero e Gonçalves sono seguiti da vicino da altri due iberici, il giovane castigliano Monleon ed il catalano Marc Coma Camps, il re della disciplina. Ma il colpo di scena è dietro l’angolo. In effetti, i concorrenti hanno dovuto attraversare alcune zone a velocità controllata, ovvero normali strade sulle quali è imposto il limite di velocità codice. Per tenere sotto controllo l’andatura, i piloti utilizzano un contachilometri computerizzato, il “Tripmaster”. Purtroppo lo strumento di Pedrero è in avaria, e la sua “Sherco” transita su uno di questi tratti oltre la velocità limite. Nella revisione dei tracciati Gps, la trasgressione è immediatamente rilevata, e Pedrero viene èenalizzato di 15', quanto basta per rinunciare alla vittoria di tappa, che passa nelle mani di Gonçalves, e scivolare indietro sino alla ventesima posizione, rovinando irrimediabilmetne la prospettiva di una gara splendida.

Il risultato alla fine della prima tappa del Sardegna Rally Race sottolinea la corsa regolare di tre piloti: Gonçalves, che nonostante un certo nervosismo è riuscito a venire a capo del rebus; il giovane Monleon, che si rivela pilota tecnicamente molto dotato, anche della necessaria freddezza per affrontare la più difficile delle prove del Mondiale; Marc Coma Camps, il “vecchio leone” che, a dispetto della difficoltà della Prova Speciale, ha ottenuto un risultato perfetto per affrontare la successiva, seconda tappa del Rally. Mantenendo un livello altissimo di concentrazione, l’asso spagnolo è riuscito a fermare il cronometro sul terzo tempo, a 30” dal vincitore, ed a gestire perfettamente la gara. Domani, lunedì 8 giugno, terza tappa, tra Pula e Fordongianus. È la volta della più lunga frazione del Rally. Oltre 400chilometri complessivi, con due Prove Speciali di 100chilometri ciascuna. E gli organizzatori garantiscono che quella successiva, la terza, sarà invece la più difficile. Rally agonisticamente molto interessante, non capita sovente.

Classifica dopo la Prima Tappa: 1) Goncalves (Honda) in 3h37'56; 2. Monleon (Ktm) a 4”; 3) Coma Camps (Ktm) a 33”; 4) Walkner (Ktm) ad 1'51”; 5) Cerutti (Honda) a 4'03”; 6) Faria (Ktm) a 4'32”; 7) Botturi (Yamaha) a 4'55”; 8) Rodriguez (Yamaha) a 5'11”; 9) Cominotto (Husqvarna) a 5'29”; 10) Vecchi (Ktm) a 5'38”; 11) Pavan (Beta) a 6'04”;12) Casteu (Ktm) a 7'12”; 13) Viladoms (Ktm) a 8'25”; 14) Lucchese (Yamaha) a 9'56”; 15) Uslenghi (Husqvarna) ad 11'35”; 16) Van Beveren (Yamaha) a 13'51”; 17) Graziani (Beta) a 13'53”; 18) Quintanilla (Ktm) a 14'15”; 19) David (Honda) a 14'53”; 20) Pedrero (Sherco) a 15'53”.



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