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Cor 1 agosto 2006
Legambiente e Goletta Verde: stop agli abusi a Porto Conte
Legambiente e Goletta Verde segnalalano il Campeggio di Porto Conte tra gli scempi ambientali della Sardegna e chiedono alla Regione un intervento urgente
Legambiente e Goletta Verde: stop agli abusi a Porto Conte

ALGHERO - La Conferenza regionale di Legambiente tenuta dalla Goletta Verde a La Maddalena segnala gli scandali ambientali dell’isola. Tra questi figura il Campeggio abusivo di Porto Conte in località S. Imbenia. Lo riferisce Luciano Deriu, Segretario Legambiente Sardegna. «Tra i tanti casi di scempio ambientale che sulle coste della Sardegna continuano a perpetrarsi, il campeggio abusivo di Alghero in Località Sant’Imbenia rappresenta un caso limite che va ora assumendo la dimensione del scandalo ambientale. Più che di campeggio si tratta di agglomerato di varia tipologia abitativa, oggetto ad un mercato di compravendita di opere abusivamente realizzate». L’agglomerato è situato a pochi metri dal mare all’interno del Parco di Porto Conte e della zona archeologica di Sant’Imbenia, un sito tra i più interessanti dell’isola per la grande varietà di testimonianza che vanno dal nuragico al fenicio fino all’epoca romana, in gran parte ancora da mettere in luce. La città di Alghero nelle legislature che si sono succedute ha tentato in vari modi di ottenere lo sgombero delle aree abusivamente occupate, senza ottenere finora alcun tangibile risultato ed ora la questione va assumendo toni di beffa per Luciano Deriu. Infatti «il PPR, non si sa con quale motivazione, individua nella cartografia descrittiva la zona come turistica e Regione e Provincia autorizzano la costruzione di un depuratore per la raccolta e lo smaltimento dei reflui fognari». L’indicazione di zona turistica nel PPR è solo una fotografia sbagliata dello stato di fatto dell’area e non indica nessuna destinazione d’uso e il depuratore non è realizzabile in assenza di una concessione da parte del Comune di Alghero. Ma certo i due casi sembrano fornire una sorta di legittimazione ad un’operazione che stride con le più elementari norme di legalità e con la tutela ambientale dei fragili ambienti di costa. Per queste ragioni Legambiente Sardegna ha chiesto alla Regione un intervento urgente al fine di documentare con precisione la reale natura dell’insediamento e i livelli di compromissione inflitti al territorio, per restituire l’area alla collettività e predisporre il risanamento e la bonifica dell’area di Sant’Imbenia.



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